Economia

Padoan rassicura su debito: "Noi oasi di buone notizie"

Italia in linea con impegni Ue. Visco, no contagio da Grecia

Pier Carlo Padoan

Redazione Ansa

"Italia oasi di buone notizie": e' l'immagine che sceglie Pier Carlo Padoan per descrivere lo sforzo riformatore che il nostro Paese sta compiendo rispetto ad altri sul fronte delle riforme. Un "bright spot", come l'ha definito la numero uno del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. Non piu' una preoccupazione per la comunità internazionale.
    E se qualcuno ancora intravede rischi e pericoli, il ministro dell'economia - al termine degli incontri di primavera dell'Fmi a Washington - rassicura tutti su debito e crisi greca: il primo riprenderà a salire in maniera costante, la seconda "non avrà alcun impatto" sul nostro Paese. "Non e' vero che il debito continua a crescere", sottolinea con forza Padoan: "Quest'anno si stabilizza, poi continuerà a scendere a tassi sostenuti". Ricorda quindi come "nel Def c'è scritto chiaramente che per il 2016 l'Italia invoca la clausola delle riforme strutturali che consentono un sentiero più lento di aggiustamento al saldo strutturale, che sara' raggiunto nel 2017". "Dunque - ribadisce - siamo pienamente nell'ambito delle regole europee''.
    Capitolo Grecia. Per Padoan non c'è da preoccuparsi: "Per noi non e' un problema", perche' oggi l'Italia, come l'intera Eurozona, e' piu' forte del 2010 o del 2012. E anche per il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, "e' sbagliato parlare di contagio". "Si puo' parlare di tensioni sui mercati, è normale. Ma oggi - assicura Visco - ci sono tutti gli strumenti e le politiche per affrontare qualunque tipo di emergenza". Padoan sottolinea ancora come "l'Italia ha oggi una politica assolutamente credibile di crescita, di abbattimento del debito e di situazione finanziaria solida". Per questo il problema di un contagio greco "non si pone in alcun modo".
    Il ministro dell'economia, piuttosto, punta il dito su alcune delle criticità che ancora oggi frenano la crescita italiana, come una disoccupazione troppo alta (soprattutto quella giovanile), una competitività che deve essere rafforzata e le sofferenze bancarie.
    Padoan mette quindi in guardia dalla tentazione di non sfruttare a pieno quella "finestra di opportunita'" rappresentata dal calo del prezzo del petrolio e dalle misure straordinarie prese dalla Bce. "Questa finestra non durerà in eterno", afferma: oggi "si aprono spazi che pero' vanno riempiti con politiche nazionali". Nella saletta accanto, nel corso di un'altra conferenza stampa, il presidente della Bce, Mario Draghi, lancia lo stesso messaggio: "La politica monetaria puo' favorire una ripresa ciclica, ma non una ripresa strutturale.
    Per quest'ultima servono le riforme strutturali". Ripartendo per Roma il ministro dell'economia fa infine sapere come a giugno sara' di nuovo a New York per completare il giro di incontri con gli investitori Usa. (ANSA).
   

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