Economia

Pil: Istat conferma, in 2014 calo dello 0,4%

Terzo anno in discesa. Negativo dal 2012. Crescita zero per il Pil italiano nel quarto trimestre del 2014 rispetto al trimestre precedente.

Redazione Ansa

Nel 2014 il Pil è sceso dello 0,4%.   Lo rileva l'Istat, confermando le stime uscite il 13 febbraio.  Si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario. L'Istituto ricorda che lo scorso anno ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al 2013. E' il terzo anno in cui il Prodotto interno lordo risulta in calo (dal 2012).

Pil: crescita zero quarto trimestre, -0,5% su anno - Crescita zero per il Pil italiano nel quarto trimestre del 2014 rispetto al trimestre precedente. L'Istat conferma così le stime sul dato congiunturale diffuse a metà febbraio, ma rivede al ribasso la variazione su base annua, al -0,5% dal -0,3% (dati corretti per gli effetti di calendario).

Consumatori: tre anni in calo, al bando l'ottimismo - I dati sulla situazione economica del nostro Paese diffusi dall'Istat "non lasciano spazio a nessuna forma di ottimismo: il Pil scende del -0,4% nel 2014. Il terzo anno consecutivo in cui si registra un calo del nostro prodotto interno lordo". Lo affermano in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, chje spiegano come quello dell'economia nostrana sia "un andamento che continua ad avere ripercussioni drammatiche sulle famiglie e sull'occupazione. Basti pensare che i consumi delle famiglie sono diminuiti, nell'ultimo triennio, per una cifra complessiva pari a circa 78 miliardi di euro. "Una vera e propria disfatta, che dimostra come le tante parole ed i pochi fatti avviati finora dal Governo siano ancora del tutto insufficienti a far fronte alla grave recessione a cui stiamo assistendo", dichiarano Trefiletti e Lannutti, chiedendo di "dare una svolta alla politica economica del nostro Paese: la via maestra per imprimere una nuova spinta in direzione della crescita è il rilancio dell'occupazione, da avviare attraverso la concreta realizzazione di un Piano Straordinario per il Lavoro. Investimenti per lo sviluppo e per la ricerca, definizione di un serio programma per la valorizzazione dell'offerta turistica e la preservazione del patrimonio artistico e paesaggistico nel nostro Paese, avvio di opere do modernizzazione e realizzazione di infrastrutture, specialmente al Sud: queste sono solo alcune delle direzioni lungo le quali si potrebbe dispiegare l'azione del Governo tesa a rilanciare il mercato del lavoro e l'intero sistema economico".

Renzi, stime Pil 2015 +0,5; se di più tesoretto da usare - Per il 2015 l'Ue ci assegna un più 0,6, Banca d'Italia più uno, Confindustria lancia cifre molto più positive. Noi abbiamo previsto un più 0,5: tutto quello che viene in aggiunta è un tesoretto che utilizzeremo". Lo afferma il premier Matteo Renzi in un'intervista all'Espresso.

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