Economia

Campari approva voto multiplo, prima in Italia

Fondi critici in assemblea; Garavoglia, nessun imbarazzo

Redazione Ansa

L'assemblea di Campari, presente l'81,2% del capitale, ha approvato l'introduzione del voto maggiorato con il voto favorevole del 76% del capitale presente, contrario il 23,23%, astenuto lo 0,01%. A favore ha votato il 61,7% del capitale complessivo e contro il 19,4% del capitale. "Campari ha approvato con il 76% del capitale, ben al di là del quorum per la straordinaria. Il quorum della straordinaria è stato polverizzato" ha commentato il presidente Luca Garavoglia.

Con loyalty share a holding Garavoglia fino 67% voti - Qualora Campari adottasse il voto multiplo e Alicros, holding della famiglia Garavoglia, fosse l'unica a beneficiarne, i suoi diritti di voto salirebbero dal 51% al 67,5%, dando alla società il controllo anche dell'assemblea straordinaria. E' quanto emerge dalla relazione all'assemblea di Campari, chiamata oggi a deliberare sul voto maggiorato (loyalty shares). "È ragionevole assumere - si legge nella relazione - che l'ipotetico incremento dei diritti di voto del socio di maggioranza non avrebbe effetti sulla cosiddetta 'contendibilità', dal momento che, fin dalla quotazione (occorsa nel 2001), la Società è stata soggetta a controllo di diritto da parte dell'attuale socio di maggioranza e, pertanto, allo stato attuale, nessun terzo potrebbe conseguire il controllo della Società senza il consenso di Alicros". Il presidente di Campari, Luca Garavoglia, illustrando i contenuti della relazione e le integrazioni chieste dalla Consob, ha detto che "sulla base dei risultati storici non riteniamo probabile" che Alicros sia l'unico socio ad avvalersi delle loyalty shares. Questo perché, ha ricordato, gli azionisti diversi da Alicros titolari di azioni da oltre un biennio rappresentano il 14,9% circa del capitale mentre il periodo di detenzione medio dei soci diversi da Alicros è di circa 2,4 anni.

Garavoglia, voto maggiorato non intacca reputazione - Un impatto negativo sulla valutazione della governance di Campari da parte del mercato per l'adozione del voto maggiorato "onestamente è un tema che non vediamo nel senso che l'impatto sui prezzi, che sono poi quelli che fanno la reputazione, non è dato dall'esistenza o meno di meccanismo decoupling (disallineamento tra diritti di voto e azioni, ndr) ma dalla reale contendibilità". Lo ha detto il presidente di Campari, Luca Garavoglia, rispondendo in assemblea a una domanda dell'avvocato Dario Trevisan, critico verso il voto multiplo. "Ci auguriamo che più azionisti possibili siano 'loyal', chi lo è stato è stato premiato" ha detto Garavoglia ricordando le performance borsistiche di Campari dalla sua quotazione.

Devo far notare che nel nostro business con l'eccezione di Diageo, tutti gli altri hanno meccanismi di decoupling e voto multiplo" ha aggiunto Garavoglia, ricordando il caso di Pernod Ricard, Brown Forman (proprietario di Jack Daniels), Constellation Brands, Lvmh e Heineken. "Le società che ho citato - ha aggiunto - hanno avuto performance stellari, magari aver investito in quelle e non in altre con il sistema di 'one share one vote'". Sistemi di voto maggiorato, per Garavoglia, "non sono una variante negativa, proprio perché queste società non contendibili sono amministrate bene, con un azionista che ha avuto un interesse a lungo termine, una stabilità della governance che consente un orientamento a lungo termine, foriera di performance borsistiche migliori". Quanto allo scarso interesse raccolto per ora tra le quotate italiane dalla possibilità di introdurre il voto maggiorato "ci dispiace che solo tre lo abbiano fatto, speriamo lo facciano di più. Credo che il modo in cui è stato regolato il tema dell'opa per chi è sotto il 30% sia stato un forte dissuasivo, una modalità diversa di attribuzione del voto multiplo avrebbe aiutato".

Garavoglia, non venderò mai più un'azione - "La storia ci dice che chi ha venduto azioni Campari si è pentito, anche io mi sono mangiato le dita quando ho venduto le mie stock option. Come Luca Garavoglia posso dire che mai più nella vita venderò un'azione Campari". Lo ha detto il presidente, Luca Garavoglia, in assemblea. Garavoglia ha precisato di parlare "a titolo personale" senza dunque impegnare la holding di famiglia Alicros, titolare del 51% del capitale.
   

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