Economia

Fisco: Mef, da cause tributarie 4 mld per Erario in II trim.

Netto calo delle liti, -17% nei tre mesi. Ricorsi -23,9%

Un agente della guardia di Finanza mentre cerca tra fascicoli in un'immagine d'archivio del 4 aprile 2004. ANSA/ FRANCO SILVI

Redazione Ansa

Ammonta a oltre 4 miliardi di euro (4,171) il valore complessivo delle cause tributarie vinte dall'Erario in primo e secondo grado nel secondo trimestre di quest'anno. Lo si legge in un comunicato del Mef sui dati del contenzioso tributario, che è calato del 17% nel periodo in esame a 63.573 cause. Diminuiscono anche i ricorsi (-23,9%), mentre aumentano gli appelli (+9,7%). Nel dettaglio, nelle Commissioni tributarie provinciali (Ctp) l'Ente impositore ha vinto il 45% delle controversie, per un valore complessivo di 2.613,19 milioni di euro, mentre quella di giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata pari al 31%, per un valore di 1.629,66 milioni di euro. Nelle Commissioni tributarie regionali (Ctr), invece, la percentuale di cause concluse in modo del tutto favorevole all'Ente impositore è stata circa del 46%, per un valore complessivo pari a 1.558,48 milioni di euro, mentre quella di giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata pari al 39%, ammontando complessivamente a 1.342,05 milioni di euro. In numeri assoluti le controversie di carattere tributario pervenute complessivamente, in entrambi i gradi di giudizio, sono state 63.573, ovvero 13.007 in meno rispetto al secondo trimestre 2013. Analizzando i singoli gradi di giudizio si osserva che, nel trimestre in esame, presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP), i ricorsi di primo grado presentati sono stati 46.228, evidenziando un significativo calo tendenziale del 23,9%, mentre quelli definiti, pari a 66.725, sono diminuiti del 2,5%, rispetto all'analogo periodo dell'anno 2013. Presso le Commissioni tributarie regionali (CTR), nel secondo grado di giudizio, invece, gli appelli pervenuti nel secondo trimestre del 2014 sono stati 17.345, segnando un incremento del 9,7%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre quelli definiti sono stati 14.888, facendo registrare una diminuzione tendenziale del 12,5%.
   

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