Economia

La Bri lancia l'allarme: con tassi bassi nuovo debito

La sfida ste nell'attuare le riforme non nel drogare la crescita

Denaro

Redazione Ansa

Bisogna rendere ''la crescita meno dipendente dal debito'' perché l'economia potrebbe ''essere avviata lungo una traiettoria insostenibile''. Lo afferma la banca dei Regolamenti internazionali (Bri) nella Relazione annuale in vista dell'assemblea. ''La bontà delle politiche - avverte - non consiste tanto nel cercare di pompare la crescita a tutti i costi quanto nel rimuovere gli ostacoli che la frenano''.

''La crescita della produttività durante la ripresa è stata deludente - sottolinea la Bri - aggiungendosi a un calo tendenziale di lungo periodo''. Dopo aver analizzando l'andamento e le cause della crisi l'istituto svizzero mette in evidenza come ''stimolare in modo indiscriminato la domanda aggregata non sia di grande utilità. Può anzi peggiorare le cose se, ad esempio, i tassi di interesse molto bassi favoriscono settori che già presentano un eccesso di capitale''.

''Esiste la possibilità di una trappola del debito: cercando di stimolare l'economia con tassi di interesse bassi'' si incoraggia ''ulteriormente l'assunzione di debito finendo per aggravare il problema'' che si voleva risolvere'', mette in guardia la Bri nella relazione annuale suggerendo che ''prendere scorciatoie non porta da nessuna parte''.

''Il dilemma per la politica monetaria è particolarmente acuto", conclude l'istituto svizzero. "Fino a oggi le autorità hanno fatto affidamento principalmente su misure macroprudenziali per attutire i boom finanziari. Tali misure hanno indubbiamente rafforzato la resilienza del sistema finanziario ma non si sono dimostrate altrettanto efficaci per contenere i boom. Il fardello del debito è cresciuto così come a vulnerabilità dell'economia a un innalzamento dei tassi ufficiali''. Secondo l'istituto di Basilea, inoltre, ''dopo un periodo tanto prolungato di tassi così bassi lo spazio di manovra si è ristretto''.

   

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