Economia

Airbus, Dassault e Alenia insieme per drone europeo

Consegnato programma a ministeri Difesa Francia-Germania-Italia

Un'immagine tratta da wikipedia di un drone

Redazione Ansa

Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi, società Finmeccanica, hanno consegnato ai Ministeri della Difesa di Francia, Germania e Italia una proposta per portare avanti un programma per lo sviluppo un sistema aereo avanzato di pilotaggio remoto di nuova generazione, in pratica un drone europeo. Lo comunicano le tre società in una nota.

La notizia era stata anticipata domenica dalla tv tedesca Ard. Il progetto sui chiama Male 2020, dall'abbreviazione di ''media altitudine e lunga durata''.

"L'industria europea è pronta a sviluppare un sistema aereo avanzato a pilotaggio remoto (UAS - European Unmanned Aerial System) di nuova generazione, denominato MALE2020", si legge nella nota congiunta, che precisa che "a distanza di undici mesi dalla prima dichiarazione a favore dello sviluppo di un drone europeo, presentata in occasione del Salone Aeronautico di Parigi del 2013, le tre principali aziende aeronautiche d'Europa hanno ora completato una prima fase di definizione del progetto e stabilito ulteriori dettagli per un approccio comune". Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi, società Finmeccanica, hanno consegnato ai Ministeri della Difesa di Francia, Germania e Italia una proposta per portare avanti un programma per un UAS europeo. L'offerta prevede una fase di definizione del progetto, già elaborata da team di sviluppo congiunti di Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi e supportata da un accordo industriale tra le tre aziende per la suddivisione degli investimenti e del lavoro per lanciare il programma MALE2020. La fase di definizione - precisa la nota - prevede che le tre nazioni mettano a punto, in collaborazione con le rispettive forze aeree e con l'industria europea, i loro requisiti per lo sviluppo di uno UAS europeo. Questa fase servirà inoltre ad evitare costi di sviluppo aggiuntivi nel corso della successiva fase di produzione e a ridurre al minimo i rischi tecnici e finanziari. A seguito della finalizzazione di questa fase, le nazioni saranno poi chiamate a concordare le ulteriori fasi di sviluppo: il piano delle industrie indica che una soluzione affidabile e certificabile potrebbe essere pronta per il 2020. "Intravvediamo una chiara opportunità per le forze aeree di avvalersi di un sistema autonomo per la sorveglianza in grado di rispondere ai requisiti operativi del futuro", commenta il ceo di Alenia Giuseppe Giordo. "E' questo - aggiunge - il momento di spingere la tecnologia oltre i livelli attuali e garantire così la capacità all'Europa di sviluppare una nuova generazione dei sistemi aerei da difesa mantenendo nell'ambito della nostra industria l'attuale elevato livello di talento e esperienza".

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