Economia

Campari: si beve whisky canadese Forty Creek

Shopping da 120 mln, bilancio e prospettive 2014 deludono borsa

Campari: si beve whisky canadese Forty Creek

Redazione Ansa

Campari si beve il whisky canadese Forty Creek. Con un esborso di 120,5 milioni di euro il gruppo italiano conquista un portafoglio di fascia premium e consolida la sua presenza nei mercati chiave del Nord America gettando le basi per un'ulteriore crescita negli Stati Uniti.

A meno di un anno e mezzo dal più oneroso shopping del rhum giamaicano Lascelles de Mercado l'azienda fa così un ulteriore passo in quella che il Ceo, Bob Kunze-Concewitz, definisce ''la nostra strategia di acquisizioni coerente e disciplinata a beneficio della futura crescita''.

Il 2013, archiviato come ''anno di transizione'', si chiude nel frattempo con ricavi poco variati a 1.524,1 milioni (+1,7% a parità di perimetro e +13,7% considerando Lascelles de Mercado) penalizzati dall'effetto cambi, grazie ai buoni risultati nelle Americhe e in Russia, che compensano l'andamento più debole di Germania e Australia. Le vendite in Italia, pari a un quarto del totale del gruppo, seppur negative (-3,8%) a causa del debole trend dei consumi, sono invece considerate da Campari, tutto sommato, soddisfacenti.

L'utile netto consolidato scende a 149,8 milioni (-4,4%), penalizzato da oneri non ricorrenti per 10,3 milioni, legati alla ristrutturazione delle strutture organizzative in Italia e in Giamaica. Cresce invece il dividendo a 8 centesimi per azione (+14,3% rispetto al passato esercizio). Per il 2014 Kunze-Concewitz è prudente: ''ci aspettiamo che l'atteso miglioramento del margine operativo lordo si realizzi più gradualmente rispetto alle attese, per effetto di un mix geografico sfavorevole (dovuto alla forte crescita di mercati a più bassa profittabilità), non completamente compensato dal miglioramento del mix di prodotto, e che tale miglioramento sia assorbito da un incremento previsto degli investimenti pubblicitari a supporto delle principali marche''. La borsa, dopo una reazione positiva ai dati di bilancio, giudica i margini 2013 non entusiasmanti e fa poi propria la cautela del Ceo. Alla fine, sull'onda dei giudizi a 'vendere' degli analisti di Ubs e 'underperform' di Bofa ed Exane, il titolo lascia sul terreno il 3,97% a 5,92 euro.
   

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