Cultura

Elio Sparziano tra i misteri di Surrentum

'La morte delle sirene', nuova indagine per l'eroe di Ben Pastor

Redazione Ansa

(di Mariano del Preite) (ANSA) - ROMA, 04 APR - BEN PASTOR, LA MORTE DELLE SIRENE, (Mondadori, 512 pagine, euro 19,00, traduzione di Luigi Sanvito).
    L'incantevole costiera campana dell'epoca tardo imperiale romana, tra 'Surrentum' e 'Salernum', fa da sfondo a una serie di crimini dagli apparenti risvolti soprannaturali, e soprattutto a una tragedia familiare che ricorda da vicino quella dei fratelli Karamazov. Un padre padrone e tre figli adulti vengono travolti da una mescolanza di lussuria, cupidigia e rancore che sfocia nel parricidio. In questo scenario di luci e ombre, tra le ammalianti atmosfere delle ville e la violenza delle passioni e degli intrighi, si muove Elio Sparziano, lo storico-investigatore creato da Ben Pastor, qui alla sua sesta avventura.
    Anno 306 dopo Cristo. L'Impero romano attraversa uno dei suoi periodi più bui, e nel passaggio dalla Prima alla Seconda Tetrarchia la lotta per la successione è a dir poco feroce. Roma è ancora "Caput mundi", potente e temuta, ma si infittiscono i segnali della decadenza, tra la pressione delle popolazioni barbariche ai confini e la crisi economica e sociale interna.
    Sparziano, inviato in missione speciale, si trova sulla penisola sorrentina in attesa di incontrare Valerio Massenzio, il giovane astro nascente della politica romana. Devoto alle antichità e ai culti locali, approfitta della trasferta per interrogarsi sulla vera natura delle Sirene, il cui canto è fin dai tempi di Ulisse considerato funesto per i naviganti. Surrentum, città gioiosa e ridente, lo accoglie con le sue lusinghe; eppure l'incarico di Sparziano è foriero di pericoli mortali. Infatti il futuro dell'Impero si gioca fra intrighi e colpi di scena, coinvolgendolo in prima persona.
    Intanto un ricco mercante del posto viene trovato assassinato nella sua villa. Mentre cerca di districarsi tra sospetti, moventi e false piste, Sparziano ha un incontro inaspettato che rovescia le sorti della sua missione. Mosso come una pedina di uno scacchiere più grande, l'ufficiale riceve un ordine che non può rifiutare e che metterà a repentaglio la sua stessa vita, mentre dal suo passato riemergono vecchie conoscenze e amori mai dimenticati. Una storia in cui sete di ricchezza e di potere, segreti di famiglia e intrighi politici sono le note di un canto ammaliatore che, come quello delle sirene, conduce inesorabilmente alla rovina. Ma alla fine Sparziano scoprirà che persino le sirene possono essere sconfitte, proprio come racconta il mito di Ulisse.
    Come nel resto della sua produzione, Ben Pastor - docente italoamericana di scienze sociali e autrice di due fortunate serie di mystery storici - abbina una avvincente trama noir all'accurata documentazione storica, ricostruendo con vividezza l'epoca tardoimperiale. All'inizio di ogni capitolo, una citazione dei Fratelli Karamazov testimonia la rilettura 'gialla' della tragedia di Dostoevskij, in un gioco letterario di specchi. Maria Verbena Volpi Pastor, nata a Roma e poi naturalizzata americana, oggi vive in Italia e si dedica, oltre ai romanzi con Sparziano, alla serie dedicata a Martin Bora, l'ufficiale-detective che si muove negli anni della seconda guerra mondiale. La sua narrativa è definita per convenzione 'gialla', ma trascende i generi: 'queste' indagini servono anche ad esplorare le zone d'ombra della storia e delle vicende umane che la attraversano, in costante equilibrio tra declino e grandezza. "Nel confine tra luce e buio - spiega la scrittrice - scopro la bellezza più prontamente. Perché un mondo completamente spiegato esercita ben poco fascino". Come darle torto. (ANSA).
   

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