Cultura

Il messia meticcio di Maryse Condé

Esce ultimo libro della scrittrice 'Il Vangelo del Nuovo Mondo'

Redazione Ansa

MARYSE CONDE', IL VANGELO DEL NUOVO MONDO (GIUNTI, PP 304, EURO 18). Un meticcio, un sanguemisto "affinché nessuna razza fosse avvantaggiata rispetto alle altre come era avvenuto in passato". Pascal, trovato una domenica di Pasqua in un capanno, adottato dai coniugi Ballanda, devoti cristiani che non sono riusciti ad avere figli, è il messia contemporaneo immaginato da Maryse Condé nel suo nuovo romanzo 'Il Vangelo del Nuovo Mondo' pubblicato da Giunti nella traduzione di Silvia Rogai. Un mulatto dalla bellezza ultraterrena, con i capelli lisci e neri e gli occhi grigio-verde di cui era impossibile stabilire la "razza", una parola quest'ultima - dice la Condé nel libro - "ormai obsoleta" che andrebbe sostituita con "origine".
    E scoprire le proprie misteriose origini è l'ossessione di Pascal che non ha un rapporto tranquillo con i genitori adottivi, Eulalie di origini vichinghe e Jean-Pierre, che discende da un africano, dediti alla coltivazioni di fiori tra cui la Rosa Cayenne e la Rosa Téte Négresse. Crescendo il ragazzo di origini divine comincia a compiere diversi prodigi e ha un seguito di appassionati discepoli. Si muove tra la Guadalupa, New York, il Brasile e le favelas, conosce la sua vera madre che si è convertita all'Islam e va alla ricerca del padre, Corazon Tejara, professore di storia delle religioni, che lascia tutto, fonda un ashram e diventa un maestro al quale una profezia aveva rivelato che suo figlio non sarebbe stato come gli altri.
    Più volte candidata al Premio Nobel, vincitrice del Nobel Alternativo nel 2018, l'anno in cui il prestigioso riconoscimento dell'Accademia di Svezia è stato colpito dagli scandali e sospeso, la Condé ci consegna con 'Il Vangelo del Nuovo Mondo' il suo testamento spirituale in cui si ritrovano i temi che ha indagato nelle sue opere come il multiculturalismo, le disuguaglianze, le religioni. Ma questa volta lo fa con più forza, con grande ironia e molti riferimenti letterari da Colette a Camus e Proust. Quando Pascal intuisce che la sua missione è rendere il mondo più armonioso e tollerante fonda l'associazione Le Gai Savoir, in omaggio a 'La gaia scienza' di Nietzsche ma recluta solo dodici membri tra cui due disoccupati che avevano per anni saccheggiato la banlieue parigina.
    Nata nel 1937 nella Guadalupa, la Condé, laureata alla Sorbona di Parigi, che abita in Francia, ha vissuto in diversi paesi africani prima di trasferirsi per oltre vent'anni negli Stati Uniti dove ha insegnato a Berkeley, Harvard e alla Columbia University. Autrice di libri come 'Vita perfida' e 'Io, Tituba strega nera di Salem', ha dedicato questo suo ultimo romanzo alla memoria di Josè Saramago, autore de 'Il Vangelo secondo Gesù Cristo' in cui troviamo un messia molto umano.
    Dettato parola per parola a un amica, 'Il Vangelo del Nuovo Mondo' ci dice che "l'uguaglianza tra gli uomini è un mito" e ci conduce, attraverso la parabola di un Gesù di oggi, dentro l'unico vero percorso di salvezza: la via dell'amore. Come il vecchio sogno di Pascal di costruire una scuola chiamata 'Le Blé en herbe' e il suo impegnò nella stesura di un libro per bambini dove "un piccolo eroe girava il mondo rivelando le ricchezze dei territori emarginati" scrive la Condé. (ANSA).
   

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