Cultura

Gianluca Antoni, l'amicizia tra segreti e fedeltà

Esce 'Io non ti lascio solo' e inaugura 'Le Stanze' Salani

la copertina di Io non ti lascio solo di Gianluca Antoni

Redazione Ansa

GIANLUCA ANTONI, IO NON TI LASCIO SOLO (SALANI-LE STANZE, PP 288, EURO 15,90). Due amici per la pelle, Filo e Rullo, scappano di casa per andare alla ricerca di Birillo, il cane di Filo che il padre del ragazzino ha perso durante un temporale. Si avventurano tra i boschi, in montagna, e finiscono nel casolare di un montanaro, Guelfo Tabacci, che si dice abbia ucciso dieci anni prima il figlio di un anno, mai ritrovato.
    E' una storia di amicizia, di formazione, di segreti, con ingredienti misteriosi, 'Io non ti lascio solo' di Gianluca Antoni, che inaugura la nuova collana 'Le Stanze' di narrativa per adulti di Salani e di cui sono già stati acquisiti i diritti cinematografici. Un romanzo che ci porta avanti e indietro nel tempo partendo dal ritrovamento dei diari dei due ragazzini, con tanti colpi di scena, un finale inaspettato e un ritmo di scrittura cinematografico.
    "E' una fiaba metaforica su come poter affrontare i grandi dolori interiori. A Filo muore la madre e per un bambino è la perdita più importante della vita. Per affrontare questo dolore ha bisogno di far ricorso a tante parti di sè" dice all'ANSA Antoni, 52 anni, psicologo, psicoterapeuta e ipnotista che vive a Senigallia, già autore di due romanzi 'Cassonetti' e 'Il peso specifico dell'amore', pubblicati da Italic peQuod, che esordisce al grande pubblico con 'Io non ti lascio solo'. Con questo libro nel 2017 aveva vinto il torneo letterario IoScrittore e poi il premio Romics e ora si impone come voce nuova della narrativa.
    Nella storia di Filo e Rullo che alla fine, tra immaginario e realtà, sono una cosa sola, e dei personaggi che ruotano attorno a loro, dai genitori ad Amelie e Scacco, si sente lo sguardo dell'autore che scava nell'interiorità. "L'attività clinica e la scrittura sono due mondi paralleli, che si intersecano, si possono integrare. Mi piace andare a fondo sulle dimensioni psicologiche. Ogni personaggio rappresenta delle parti di noi: Filo la parte più razionale, Rullo la più emotiva. Amelie è la nostra parte bambina, Scacco quella pazzoide e Guelfo quella mostruosa, che ci fa paura e dobbiamo affrontare per fare i conti con i nostri dolori" spiega lo scrittore. "Quello che avviene nel romanzo è quello che accade in psicoterapia dove si va ad attingere a tutte le risorse che abbiamo dentro, anche quelle che a volte cerchiamo di tenere fuori. Tutte parti che bisogna invece portare a galla per trovare il giusto equilibrio.
    A quel punto si riesce ad andare oltre e a trovare il proprio benessere. Infatti alla fine tutti i personaggi, anche Guelfo, che inizialmente appare come un orco, viene riabilitato" dice l'autore.
    Rullo non è convinto fin dall'inizio di seguire Filo nella sua impresa che cambierà per sempre la loro vita, ma non vuole lasciare solo l'amico per il quale Birillo rappresenta un affetto legato alla madre. "L'amicizia da una parte è fedeltà, è esserci sempre, ma dall'altra è anche conflitto. Ci si allontana, ci si riconcilia. Basta pensare a come Filo si sia trovato a vivere senza Rullo fino alla fine e poi quando lo ha ritrovato è stato come riappropriarsi di una parte di se che gli era mancata. Accade anche nella vita, a volte perdiamo amicizie per tanto tempo e poi ci si ritrova" sottolinea Antoni che esplora anche i problemi della famiglia mostrando tutte le difficoltà del padre di Filo.
    "E' un uomo - dice - che affronta lo stesso dolore di Filo, la perdita della moglie, e si vede come faccia davvero fatica ad aiutare il figlio. Quando si è nello steso dolore a volte non ci si riesce ad aiutare. Accade nelle famiglie quando si subisce un lutto. Ciò che permette ad entrambi di superarlo è la riconciliazione, trovarsi uniti in un abbraccio".
    'Io non ti lascio solo' è un libro che parla a tutti e per il momento non avrà un seguito. "Non ci ho proprio pensato. Ho un'idea nuova che sto sviluppando".
    Intanto si lavora al film. "L'acquisizione dei diritti cinematografici è stata una grande sorpresa. Il regista si è innamorato del libro. Sta lavorando sulla sceneggiatura e ho un po' collaborato con lui, ma non so i tempi del cinema. Posso dire che ci sono attori di primo piano che hanno manifestato interesse" dice. Ad Antoni piace molto lavorare in maniera cinematografica sulla scrittura. "C'è stato un grande lavoro di rifinitura e di montaggio in questo libro e ho visto che la struttura, con questi salti temporali avanti e indietro, rendeva meglio. Non mi piace scrivere in maniera lineare, dalla A alla Z, fino ad ora non lo ho mai fatto e poi mi piace dare un ritmo diverso al racconto della trama. E' un po' un mio stile, maturato nel tempo" afferma lo scrittore.
    In contemporanea con il libro esce anche l'audiobook con le voci di Andrea Oldani e Roberto Accornero, disponibile su Audible. (ANSA).
   

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