Cultura

'Sulle ali degli amici' con Pietro Del Soldà

Con Platone e Aristotele un'idea di amicizia forte

Redazione Ansa

PIETRO DEL SOLDA', SULLE ALI DEGLI AMICI-UNA FILOSOFIA DELL'INCONTRO (MARSILIO, PP 160, euro 16) - Un'idea di amicizia "forte, coinvolgente, più prossima alla felicità". Pietro Del Soldà, autore e conduttore della fortunata trasmissione di Radio3 'Tutta la città ne parla', è ripartito da Platone e Aristotele per mostrarci come "i legami d'amicizia siano non soltanto un pezzetto della nostra esperienza ma, decisivi, centrali". "E' da lì che deve partire il nostro rapporto con il mondo e la sfera pubblica" dice all'ANSA e ce lo mostra nel suo nuovo libro 'Sulle ali degli amici. Una filosofia dell'incontro', uscito per Marsilio il giorno in cui le librerie sono state chiuse per la pandemia, disponibile ora sulle piattaforme, in cartaceo ed ebook.
    "L'esperienza dolorosa che stiamo attraversando rimettere al centro i legami. Facciamo lunghe e profonde telefonate con persone che magari di solito liquidiamo in un attimo. Abbiamo voglia di sapere come stanno gli amici. Sicuramente è legato al momento, ma questa situazione potrebbe trasformare in modo definitivo il nostro modo di stare al mondo o comunque lasciare un segno difficile da dimenticare" spiega l'autore del libro che non immaginava quanto questa sua esplorazione di una delle più grandi relazioni umane, l'amicizia, sarebbe stata importante nel difficilissimo momento che stiamo vivendo.
    Esiste, e non lo nasconde, la "possibilità che usciamo da questa esperienza più egoisti e individualisti di prima, più terrorizzati dal contatto con il prossimo e più ossessionati sulla sicurezza. Ma io voglio invece pensare, non solo per ottimismo, che questa esperienza dolorosa e destabilizzante produca altri effetti. Non ci dimenticheremo di essere tutti nella stessa barca. Abbiamo paura degli altri però, questa distanza sociale imposta ci sta facendo vedere quanto è bello abbracciarsi, quanto vale la presenza fisica di un vero amico" sottolinea Del Soldà.
    Il "pensiero più antico è quello che riesce a parlarci maggiormente oggi" dice l'autore che ha messo al centro di questo viaggio nel pensiero di filosofi e poeti, Aristotele e Platone perché è convinto che "sia più forte e importante e grandiosa l'idea di amicizia legata alla polis classica".
    Il contributo più importante che viene da Platone è quello di "mostraci come gli amici siano uniti in un percorso di reciproca conoscenza che è il miglior modo di disporsi in rapporto con il cosmo, con quello che non è umano. Questo significa anche abbandonare l'atteggiamento di conquista della natura che sta alla base del nostro modo di vivere. La natura per noi è un luogo da saccheggiare e ne stiamo pagando le conseguenze. Il rapporto uomo-natura è da ripensare e questo vale maggiormente oggi" afferma l'autore del libro, che è dottore di ricerca in filosofia all'Università Ca' Foscari di Venezia e insegna al corso di laurea in Editoria e Scrittura dell'Università la Sapienza di Roma. E ci ricorda che per Aristotele l'amicizia è "il cemento della polis".
    In una società in cui "l'individuo è isolato, lanciato verso la conquista della propria felicità, basata su prestazioni che vedono competitor nel lavoro e non compagni di strada, in cui la rabbia corre sul web e domina la paura del diverso, l'amicizia diventa molto complicata, è qualcosa che a che fare con lo svago, è frammentata, mai vissuta fino in fondo. Ma, oggi più che mai, abbiamo l'opportunità di capire che è qualcosa di molto più importante di quello che pensiamo" conclude Del Soldà.
    (ANSA).
   

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