Cultura

Scegliere la natura, Canu e le oasi Wwf

Viaggio nelle aree tutelate dal panda italiano

La copertina del libro 'Scegliere la natura'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - ANTONIO CANU, SCEGLIERE LA NATURA (ORME EDITORE, PP 127, EURO 14). Il ritorno del cervo nel massiccio del Matese grazie all'Oasi molisana di Guardiaregia- Campochiaro, la salvezza del cervo sardo, 30 anni fa a un passo dall'estinzione e che oggi supera i 1.000 individui nell'Oasi di Monte Arcosu, nel cagliaritano, nata grazie ad una straordinaria campagna di raccolta fondi. Il raro falco lanario, che ha trovato rifugio nell'Oasi di Bosco Rocconi; la popolazione di lontra cresciuta e tornata vitale grazie anche alle Oasi Wwf di Persano, delle Grotte del Bussento di Morigerati (Campania), di Policoro (Basilicata) e di altre ancora; il ritorno come nidificante del falco pescatore e le migliaia di uccelli nelle oasi maremmane. Ma anche le Oasi per il sociale, come il Progetto Dynamo per i ragazzi malati, in terapia o nel periodo del dopo ospedale nell' Oasi Dynamo (Montagna Pistoiese) o il coinvolgimento di una cooperativa di detenuti di Rebibbia per l'Oasi urbana del Tevere, a Roma.Questo e tanto altro racconta 'Scegliere la natura' (Orme editore), di Antonio Canu (prefazione di Fulco Pratesi e illustrazioni di Alessandro Troisi).
    Il presidente di Wwf Oasi racconta la nascita delle aree protette tutelate dal panda italiano, gli attivisti e gli appassionati. "Tante le scommesse vinte. E di questo va dato atto da chi ha cominciato questa avventura, da Fulco Pratesi e i primi pionieri, fino a Donatella Bianchi" scrive l'autore. "Ho deciso di scrivere - continua Canu - perché Scegliere la Natura è soprattutto un ringraziamento. Per tutti i momenti della vita che ho vissuto e vivrò a contatto con piante, animali, rocce, acque, paesaggi, eventi naturali. Si può non riconoscere un fiore o scambiare un animale, l' importante è rispettarlo e sentirlo parte della propria vita. Fare tutto il possibile perché continui a esistere. Sempre".
    Completano il libro i vecchi diari di campo, di quando l'autore, giovanissimo, partecipava ai campi di sorveglianza dei rapaci, per difendere dai bracconieri i nidi dell'aquila reale e del falco pellegrino. (ANSA).
   

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