Cultura

8 autrici per Ovidio, 'Le nuove Eroidi'

Ero e Leandro oggi sono migranti morti in mare per Bernardini

Redazione Ansa

 I. BERNARDINI, AA.VV. LE NUOVE EROIDI (HARPERCOLLINS 17,00 EURO, PP 208) "Quando ho letto la storia di Ero e Leandro, un uomo che ogni notte attraversa a nuoto un tratto del Mediterraneo per incontrare la sua amata sull'isola opposta, mi è subito venuta in mente l'immagine del Mediterraneo ora: un mare attraversato da migranti che perdono la vita". Così Ilaria Bernardini racconta come è nato 'Ero', uno degli otto racconti di 'Le nuove Eroidi', una raccolta di brevi storie dove 8 scrittrici - Caterina Bonvicini, Teresa Ciabatti, Antonella Lattanzi, Michela Murgia, Valeria Parrella, Veronica Raimo, Chiara Valerio - partono dall'attualità del classico di Ovidio per mettere al centro la prospettiva femminile.
    Poco più di duemila anni fa Ovidio scrisse una raccolta di epistole in versi in cui le eroine del mito si rivolgevano ai loro (generalmente non irreprensibili) mariti e compagni, rovesciando il tradizionale punto di vista maschile sulle storie raccontate. Oggi otto scrittrici nate negli anni Settanta reinterpretano il classico di Ovidio: Antonella Lattanzi porta il lettore al processo in cui è coinvolta Fedra; Teresa Ciabatti immagina una nuova Medea in Maremma; Veronica Raimo mostra Laodamia impegnata in una chat erotica con il fantasma di Protesilao; per Caterina Bonvicini Penelope si è imbarcata per mare e salva rifugiati mentre Ulisse la attende a Itaca; Chiara Valerio reinventa il dramma di Deianira, fornendo una spiegazione nuova agli eventi che provocarono la follia di Ercole. Valeria Parrella, invece, sposa il punto di vista di Didone, in una lunga invettiva contro il pavido Enea, colpevole contro le leggi dell'amore. Michela Murgia dà voce a Elena, perché "quando bellezza e guerra diventano sinonimi, non c'è più differenza tra ammirare e prendere di mira".
    Ilaria Bernardini ha scelto di reinterpretare la storia di Ero, giovane sacerdotessa di Afrodite costretta a vedere di nascosto l'innamorato Leandro, che ogni notte attraversa lo stretto che li separa per incontrarla, fino a una notte di tempesta, in cui viene sopraffatto dalle onde. Al mattino Ero vede tra gli scogli il corpo del suo amato e, sconvolta, si getta dalla torre per raggiungerlo. Oggi Ero e Leandro sono due giovani innamorati, in fuga dal loro paese su un barcone nel Mediterraneo: "Grazie a Oxfam - racconta l'autrice - ho potuto leggere alcune testimonianze, e questo mio racconto - di due innamorati che partono insieme da casa ma attraversano il mare su due gommoni diversi - è costruito con le parole vere di Ada Moussa, Amadou, Idrissa Diallo, Jamal, Kaba. Ai loro ricordi di quel mare e a tutti quelli prima di quel mare. È anche costruito nell'assordante silenzio - nell'assenza di ricordi di quel mare e di tutti i ricordi prima di quel mare - dei quindicimila migranti morti dal 2014 al 2019".
   

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