Cultura

I trentenni tra nostalgia e futuro

Esce 'Hai detto trenta?' delle autrici del blog generazionale

Redazione Ansa

Guardare al passato, all'adolescenza negli anni '90, per ripartire oggi a trent'anni: questo è 'Hai detto trenta?', il romanzo che Silvia Rossi, Stefania Rubino e Ilaria Sirena hanno recentemente pubblicato per Rizzoli, partendo dalla loro esperienza con il blog I Trentenni. Tutto comincia da una Smemoranda, che Andrea ritrova mentre si prepara ad andare a convivere con il compagno. Dall'agenda, con i suoi memorabilia, le foto, le citazioni e le dediche, si apre come un portale spazio-temporale che riunisce Andrea con le amiche Lea e Viola, una alle prese con un lavoro part-time, l'altra all'inseguimento di una gravidanza: le tre inseparabili compagne di scuola decidono di andare in viaggio, ispirate da una lista stilata in adolescenza con le cose da fare prima dei trent'anni. Con il divieto di usare i social e una Kodak usa e getta inizia una vacanza sulla strada della nostalgia, alla quale si unirà anche Martino, in fuga da una relazione. Questa avventura on the road espande e corona il lavoro che le tre autrici - rispettivamente una giornalista e autrice tv, una sales manager e un'architetta - avevano iniziato con I Trentenni, una community con oltre 200mila utenti che rintracciava i simboli e i ricordi comuni di una generazione, per parlare anche di sfide e problemi odierni. Lo hanno spiegato loro stesse, con l'aiuto di Alessandro Cattelan: "Siamo convinti che gli anni '90 siano stati i migliori, ma gli anni sono tutti uguali - ha detto il conduttore -, in realtà eravamo migliori noi, perché eravamo belli, senza pensieri, senza problemi, creavamo drammi solo per poterli risolvere". Una dinamica che si ritrova nel racconto, parzialmente autobiografico ma soprattutto generazionale. Nell'esperienza condivisa di tre ragazze normali si costruisce infatti l'enciclopedia e il romanzo di un'epoca: da Cesare Cremonini a 'Jack Frusciante è uscito dal gruppo' e 'Beverly Hills 90210', le icone dell'ultimo decennio del Novecento compaiono e fanno da legame con l'adolescenza. Ma la prospettiva non è tutta rivolta al passato: "Il progetto I Trentenni era proprio nato in un momento in cui eravamo con un pugno di mosche in mano", ricorda Rubino. Una forma di reazione, che si riflette nel percorso delle protagoniste, una vacanza che giocando con la memoria si traduce in un'occasione per ricominciare, per dimostrare che trent'anni non sono un traguardo ma un nuovo punto di partenza.
   

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