Cultura

Lunavulcano, due donne a confronto

Maternità, amore, lavoro visto da due angolazione diverse

La copertina del libro 'Lunavulcano' di Isabella Schiavone

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 LUG - ISABELLA SCHIAVONE, 'LUNAVULCANO' (LASTARIA, pp. 128 - 12 euro). Due donne. Diverse in tutto, distanti geograficamente e socialmente. Vite che avrebbero potuto non incontrarsi mai e che invece il destino, sotto forma di un popolare gioco online di caccia alla parola, mette curiosamente a confronto. Giornalista, non sposata e senza figli alla soglia dei quaranta la prima che è sempre in giro per il mondo; parrucchiera, un compagno, una figlia e un altro acquisito la seconda, che vive nella tranquillità della campagna toscana. Ognuna delle due alle prese con i piccoli e grandi drammi personali quotidiani, con le domande esistenziali che ruotano intorno alla maternità, alla realizzazione personale, all'amore, alla famiglia.
    Due donne distanti, che trovano - al riparo di un nickname e della barriera invalicabile dello schermo di un tablet o di un cellulare - il modo di entrare in contatto, di confrontarsi, di trovarsi nello sguardo virtuale dell'altra. Di osservare in qualche modo la vita che non hanno avuto, ma che magari anche solo una volta hanno sognato. Giorno dopo giorno, partita dopo partita a Ruzzle, la conoscenza tra Lunavulcano e Isuska si approfondisce. Si raccontano, con la facilità tipica di raccontarsi agli sconosciuti. Messaggi brevi, scritti da un aeroporto in attesa della partenza per la prossima meta lontana, o dalla cucina mentre la cena è in forno. Attimi rubati alle proprie vite.
    Ma le due donne, in realtà, sembrano essere molto più vicine di quanto non sembri. Sembrano rappresentare la condizione della donna di oggi, eternamente e dolorosamente spaccata tra l'affrontare le responsabilità familiari e la voglia di trovare il proprio posto nel mondo. Tra una maternità che spaventa, quando arriva ma ancora più quando non arriva, e uno sguardo sul mondo, spesso incomprensibile, che ci circonda. E alla fine il gioco delle parole diventa il gioco degli equivoci e quelle stesse lettere, ordinate in un altro modo, conducono il lettore verso altre verità. "Quell'incastro di parole, dall'alto in basso, da destra verso sinistra, in ogni direzione, indica metaforicamente una strada da percorrere per risolvere i problemi: magari la più fantasiosa, la più creativa, nonché la più inaspettata". L'autrice Isabella Schiavone, giornalista del Tg1, ha deciso di devolvere interamente i proventi dei diritti d'autore del romanzo in beneficenza, a favore di un orfanotrofio in Kenya. (ANSA).
   

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