Cultura

Ghosh, clima aggrava crisi rifugiati

A Torino con 'La grande cecità'

Redazione Ansa

 (ANSA) - TORINO, 22 MAG -AMITAV GHOSH, LA GRANDE CECITA' (NERI POZZA, PAG. 206, EURO 14,00) Non siamo capaci di guardare in faccia "la gravità di quello che sta succedendo intorno a noi, l'entità della sfida dei grandi cambiamenti climatici". Amitav Ghosh, considerato uno dei più grandi scrittori indiani, nel suo nuovo libro, 'La grande cecità' (Neri Pozza), una raccolta di tre saggi nati da un ciclo di lezioni all'Università di Chicago nel 2015, ci fa fare i conti con un tema sottovalutato, il "cambiamento climatico e l'impensabile".
    "I grossi gruppi industriali e tanta parte della politica cercano di insabbiare e mettere a tacere la portata del cambiamento climatico. Investono denaro per suscitare scetticismo, incredulità e per minimizzare il cambiamento climatico" dice all'ANSA l'autore de 'Il palazzo degli specchi', al Salone del Libro di Torino.
    E l'Italia rappresenta un caso: "si scrive e si dice tanto nel vostro Paese sui rifugiati, sui problemi dell'immigrazione ma di rado si spiega lo stretto rapporto tra migrazioni e cambiamento climatico che, non c'è alcun dubbio, è destinato ad aggravare proprio la crisi dei rifugiati" spiega Ghosh. Ed "è difficile calcolare percentuali esatte ma un grande numero di rifugiati che arrivano in Italia sono stati costretti a lasciare il loro paese da un evento climatico, hanno perso la terra, non la possono lavorare. Oppure ci sono state cause indirette: in Siria dal 2008 per diversi anni - racconta lo scrittore indiano - c'è stata la siccità. Non dico sia stata questa la causa ma i fatti climatici hanno aggravato la guerra civile".
    Per Ghosh possiamo parlare "di una crisi del Mediterraneo cominciata con la Grecia sette anni fa e poi con le primavere arabe che sono state più che altro inverni arabi. La crisi dovuta a fatti ambientali si avvita come una spirale intorno al bacino del Mediterraneo e quindi possiamo parlare di una crisi ecologica. Ma è di questi giorni la notizia che le risorse di pesce nel Mediterraneo si sono esaurite nei primi tre mesi di quest'anno".
    Ne 'La grande cecità', Ghosh affronta anche il rapporto tra il cambiamento climatico e l'idea di libertà. "L'idea di libertà è legata all'idea di consumo, basta vedere i cartelloni pubblicitari. Più comperi, più sei libero. Mentre è evidente che è il contrario. Libertà e combustibili fossili nella società contemporanea sono legati ma ora vediamo che certi livelli di consumo non sono più possibili. Lo stesso principio vale per l'acqua. La California l'anno scorso è stata colpita dalla siccità e i californiani hanno dovuto accettare il razionamento dell'acqua. Dall'illuminismo abbiamo ricevuto un'idea di libertà che è legata all'essere liberi dalla natura. Oggi siamo in un periodo di cambiamento climatico e tocchiamo con mano che non è mai stato vero tutto questo", dice. E sottolinea: "uno degli aspetti interessanti dell'enciclica Laudato Si di Papa Francesco è la critica che muove a certe idee contemporanee di libertà". Ghosh è il primo a fare i conti con 'La grande cecità' del mondo dell'arte, della cultura, degli intellettuali su questi temi. E nel suo prossimo romanzo "ci sarà l'influsso di tutto quello che so per aver letto e viaggiato sul cambiamento climatico", spiega lo scrittore che vive tra Calcutta, sua città natale, e New York. (ANSA).
   

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