Cultura

Zakia e Alì, in fuga per amore

Nordland racconta la storia dei ‘Romeo e Giulietta’

Redazione Ansa

 (ANSA) - ROMA, 1 NOV - ROD NORDLAND, GLI AMANTI. ROMEO E GIULIETTA IN AFGHANISTAN (Mondadori, pp.370, 20 Euro). Zakia è una ragazza afghana di etnia tagika, musulmana sunnita, che ha osato ribellarsi alle tradizioni del suo popolo, rifiutando un matrimonio combinato e scegliendo invece di sposare Alì, un giovane di etnia hazara, musulmano sciita. La fuga rocambolesca, le privazioni, lo sconforto e l'irrevocabile condanna a morte da parte delle due famiglie sono stati per i ragazzi la conseguenza di una scelta fatta esclusivamente per amore. Non è un caso che il giornalista del New York Times Rod Nordland, che racconta la storia di Zakia e Alì nel libro Gli amanti (Mondadori), parli di loro come i 'Romeo e Giulietta' dell'Afghanistan, proprio per sottolineare l'esemplarità di una vicenda capace di travalicare i confini del Paese e di aprire una breccia in Occidente. Grazie a Nordland i due latitanti, dopo una serie infinita di pericoli e avventure, dopo aver fatto errori, nutrito sospetti ed essersi scontrati con una burocrazia farraginosa e miope, sono riusciti a scappare in America, verso quel mondo occidentale che a loro sembrava precluso, raggiunto nonostante l'analfabetismo e la totale mancanza di mezzi economici. Ma la loro storia sembra un unicum, non certo la prassi: in Afghanistan il lieto fine per gli innamorati 'fuori legge' è raro, molto più spesso i protagonisti (soprattutto le donne) svaniscono nel nulla e sono presto dimenticati. Nordland su questo torna spesso, e lo fa disseminando il suo testo di parole inequivocabili. Disonore, colpa, violenza, stupro, guerra, bombe, jihad, maschilismo, paura, morte: sono queste le parole più frequenti di un libro scritto con lo stile del cronista e con il coinvolgimento emotivo di un uomo desideroso di battersi in prima persona per una buona causa. Forse a quelle parole ormai la cronaca di tutti i giorni ci ha abituato, quasi come se si potesse farle scivolare addosso con indifferenza. Ma poi basta leggere con attenzione, e soffermarsi sulle foto che corredano il libro o sull'appendice finale, in cui viene approfondito il tema della 'guerra dei sessi' in Afghanistan, per capire che la storia di Zakia e Alì non è un romanzo, ma qualcosa che accade ogni giorno. Dietro ai freddi numeri e alle statistiche di donne e uomini 'perseguitati per amore' ci sono volti, corpi, anime. Nordland ne racconta con precisione, mai con freddezza. E allora il lettore torna bruscamente alla realtà, perché nel libro non si sta parlando 'in generale' di ciò che accade in Afghanistan regolarmente, ma di due esseri umani. Zakia e Alì, divenuti loro malgrado dei simboli per le giovani generazioni afghane, sono poco più che due ragazzini, che ribattono alla ferocia cieca subita in patria con parole ingenue e semplici, ma ferme, con il rispetto della religione e con la piccola Ruqia, il frutto del loro amore.(ANSA).
   

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