Cultura

Fiona Barton, la mia reporter una persona comune

Kate eroina 'La vedova', thriller d'esordio scrittrice inglese

La copertina del libro di Fiona Barton 'La vedova'

Redazione Ansa

(ANSA) - MANTOVA, 12 SET - FIONA BARTON, LA VEDOVA (EINAUDI STILE LIBERO, PP. 384, EURO 18,50) E' la reporter Kate il personaggio "che ha conquistato i lettori" del thriller psicologico 'La vedova' (Einaudi Stile Libero) con cui ha esordito l'inglese Fiona Barton. A raccontarlo all'ANSA è l'autrice del libro, ex cronista, che a 59 anni è entrata con un successo inaspettato nel mondo della narrativa. Sul romanzo, tradotto in 32 paesi, si è scatenata un'asta prima della pubblicazione e del libro l'Observer ha parlato come del nuovo 'La ragazza del treno'.
    "Kate è un personaggio a tutto tondo. Una donna comune con una famiglia, i figli, le sue luci e ombre. E' come siamo tutti noi, un po' di tutto. E' piaciuta per questo. Ha sorpreso i lettori che pensano ai reporter come esseri diversi dalle persone comuni" spiega la Barton che vive con il marito nel sud della Francia. Con questo personaggio "ho rotto un po' lo stereotipo che di solito riguarda i giornalisti considerati inafferrabili e nei romanzi quasi sempre cattivi o corrotti e mi ha colpito l'interesse che i lettori mi hanno dimostrato per questo mondo" racconta. Una bambina sparisce mentre sta giocando nel suo giardino e Glen, il marito di Jean, viene accusato e poi rilasciato per insufficienza di prove, ma per tutti diventa il mostro. Sulla vicenda indaga Bob che ha molto meno spazio nella storia di Kate.
    "Da reporter - racconta la Barton - ho incontrato tante gente diversa e tante domande sono nate nella mia testa. E' chiaro che in Kate c'è un po' di me stessa. Questa storia ha cucinato a fuoco lento per anni. Poi quando finalmente, dopo 30 anni di carriera e due figli, mi sono seduta a scrivere, la voce di Jean, la vedova, era molto chiara e mi ha guidato". La Barton, in realtà, da voce a una domanda che tutti ci siamo posti: conosciamo veramente le persone con cui condividiamo la nostra vita? E a leggere il romanzo sembra proprio di no, visto che Glen è molto bravo a negare e inventare storie per smentire tutto ciò che porta a considerarlo un mostro. "Tutti - dice la scrittrice giornalista - abbiamo dei segreti e non li vogliamo rivelare perché abbiamo paura di essere giudicati". 'La vedova' porta anche a chiedersi: "Ma se succedesse a me cosa farei?". Kate torna anche nel secondo libro che la Barton ha appena finito di scrivere: "Si intitola - racconta - 'The child' (Il bambino) e vede al centro il ritrovamento del cadavere di un neonato in una zona di cantieri. Il corpicino è lì da molto tempo. Kate si lancia in questa indagine che sconvolgerà la vita di tre donne diverse, ma Bob, il detective che è un piccolo personaggio nel primo libro, qui avrà più spazio" dice la Barton e ammette che la sua reporter "potrebbe diventare la nuova eroina di una serie. Non ci avevo pensato prima, sono stati i lettori a spingermi in questa direzione". (ANSA).
   

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