Cultura

Il custode, amore mistero tra Torino e Egitto

Il romanzo di Ernesto Chiabotto nel bookshop del Museo Egizio

Redazione Ansa

ERNESTO CHIABOTTO, IL CUSTODE (NEOS EDIZIONI, PP 284, EURO 16,50) Primo romanzo di Ernesto Chiabotto, 'Il custode', è una storia d'amore e di avventura, ambientata tra una Torino magica e l'Egitto antico, anzi preistorico. Chiabotto, torinese, classe 1958, racconta una favola moderna, sospesa tra il presente e un passato misterioso, tra il mondo reale della città con le sue strade e i suoi locali e un altro mondo, quello della civiltà egizia, solo in parte conosciuto e che per questo lascia spazio alle ricostruzioni fantasiose. La struttura è quella del romanzo d'avventura, del mistery, con un ritmo incalzante, colpi di scena e sorpresa finale, ma i piani di lettura sono molteplici. I personaggi sono ben definiti e la loro statura cresce gradualmente nelle pagine del libro, i loro sentimenti e le loro emozioni acquistano un ruolo sempre più centrale. Sullo sfondo si cela lo scontro tra le ragioni dell'archeologo alla ricerca dei segni della storia ma a volte anche di ricchezza e quelle di chi vuole difendere i segreti di un luogo e la memoria.
    I protagonisti del romanzo, pubblicato da Neos Edizioni, sono il professore Attilio Hupper, egittologo del Museo Egizio di Torino e Joseph Khaibith, un anziano signore, singolare e misterioso, che piomba nello studio di Hupper e gli offre la possibilità di una straordinaria scoperta archeologica: la tomba del mitico Re Scorpione. Apparentemente non vuole nulla in cambio, ma in realtà una contropartita c'è e va ben al di là di una normale ricompensa. E' lui il custode del segreto che emerge poco alla volta dalle pagine del libro. Accanto a Hupper e Khaibith si muovono le figure femminili del romanzo: l'amica storica Cecilia e Serenella, la prima vera fidanzata di Hupper, che non compare mai direttamente nella storia ma diventa sempre più un personaggio centrale, in bilico tra presente e passato.
    Il Museo Egizio, vera istituzione della città di Torino, è un punto di riferimento del romanzo anche se non è qui che si svolge la storia. E non è un caso che 'Il custode' sia esposto nel bookshop del museo. (ANSA).
   

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