Cultura

Colarizi e il Novecento d'Europa

Destino, sogni e rovine di un continente e del suo popolo

Redazione Ansa

SIMONA COLARIZI, "NOVECENTO D'EUROPA. L'ILLUSIONE, L'ODIO, LA SPERANZA, L'INCERTEZZA' (EDITORI LATERZA, pp.484, 25 Euro). C'è il respiro di tutto un popolo che, con coraggio o inconsapevolezza, ha accompagnato il destino del Vecchio Continente, nel libro "Novecento d'Europa", scritto da Simona Colarizi per Laterza.
    Non solo l'avvicendarsi di poteri, guerre e ideologie, ma soprattutto l'evoluzione della società, del costume, della cultura e dell'economia sono i protagonisti di questo affascinante compendio che delinea il cammino percorso dagli Europei nel secolo scorso.
    L'autrice, docente di Storia Contemporanea alla Sapienza di Roma, immerge il lettore in quell'humus di ingiustizie e speranze, orrori e grandi ideali in cui si è compiuta nel '900 la sorte dell'Europa, in un excursus dentro la grande Storia, alla scoperta di quello che, tra grandi e piccoli eventi, ci ha portato fino al punto esatto in cui oggi ci troviamo. Molto più di un manuale, il volume con le sue quattro macro sezioni appare come una mappa, nella quale è sorprendentemente facile ritrovare il filo che annoda i fatti accaduti lungo cento anni turbolenti e complessi. Anni in cui i cittadini sono entrati prepotentemente nella vita politica, a colmare un bisogno nuovo di partecipazione e rappresentatività. Ecco perché non può non colpire la scelta da un lato di paragonare l'Europa del Novecento alla fenice, "uccello mitico che muore e rinasce ogni volta dalle sue ceneri", dall'altro di dedicare questo appassionante racconto storico alla gente comune, "ai cittadini immemori, ai vecchi che hanno vissuto una parte degli eventi qui narrati, ai giovani nati quando ormai gli entusiasmi dell'età dell'oro erano svaniti", proprio in un momento di lontananza e disamore per la politica come è quello attuale.
    Dall'età dell'illusione (1900-1918) con l'imperialismo e il nazionalismo, la Grande Guerra e la rivoluzione russa, all'età dell'odio (1918-1940), attraverso i totalitarismi (da Stalin a Hitler e Mussolini) e la crisi dell'Europa liberale; e poi l'età della disperazione e della speranza (1940-1960), con il secondo conflitto mondiale, la guerra fredda e la ricostruzione, tra americanismo e antiamericanismo, comunismo e anticomunismo, per arrivare infine all'età dell'incertezza (1960-2000), contraddistinta dal miracolo economico e le grandi contestazioni, il crepuscolo del blocco comunista, il crollo del Muro di Berlino, le nuove ondate migratorie, la povertà, i conflitti tra le etnie. Con grande chiarezza e acume nell'analisi storica, Colarizi ci conduce, anno dopo anno, ad affacciarci sul nuovo millennio, dove risiede il nostro presente. Un presente ancora in bilico su cosa diventerà in futuro, e la cui complessità risulta intellegibile solo comprendendo ciò di cui è frutto.(ANSA).
   

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