Cultura

I Giorni perfetti di Montes

L’amore crudele nel thriller del giovane talento brasilian

Redazione Ansa

    (ANSA) - ROMA, 18 GIU - RAPHAEL MONTES, "Giorni perfetti" (Einaudi, pp.276, 18 Euro). "Fin da piccolo, si era sentito fuori luogo, un essere innaturale che conviveva in mezzo a persone dalla risata facile. Per lui non c'era niente, nessuna ricerca intellettuale, nessun pensiero che non fosse insignificante": affascina e seduce questa descrizione che il giovane talento della letteratura brasiliana Raphael Montes fa di Teodoro, detto Teo, un personaggio dai contorni ambigui e inquietanti. E' lui il protagonista di "Giorni perfetti", thriller pubblicato in Italia da Einaudi, nella traduzione di Vittoria Martinetto. Teo è uno studente della facoltà di medicina che ritiene di aver trovato in Gertrudes, il cadavere su cui si esercitava nelle lezioni di anatomia, la sua donna ideale. "La sua vita - si legge - era un vuoto riempito di timide emozioni. E gli andava bene così". Almeno fino a quando non ha incontrato Clarice: così anticonvenzionale e ribelle, anche nei gusti sessuali, così indipendente tanto da sembrare inafferrabile.
    Bastano pochi istanti per trasformare una semplice attrazione giovanile in un amore morboso, febbrile, tormentato, in una parola irrinunciabile. Un sentimento talmente necessario che Teo, nonostante il disinteresse della ragazza, farà di tutto per farsi amare da lei: anche rapirla, strapparla ai suoi affetti, ingannarla, torturarla, esserne il carnefice. Accanto alla dimensione psicologica con cui vengono ben delineati i protagonisti e ai colpi di scena in un certo senso "canonici" in questo genere letterario, quello che colpisce nel romanzo è senza dubbio la pacatezza del racconto, grazie alla quale non ci sono concessioni alla voglia di stupire fine a se stessa. Alcuni eccessi di crudeltà e sadismo sono per così dire naturali, fanno parte della storia. A questo si aggiunge poi la dimensione temporale: la vicenda si dipana gradualmente, concedendosi il tempo di crescere e dando contestualmente al lettore la netta percezione di star assistendo al suo sviluppo, e quindi, all'evoluzione del rapporto che lega i due protagonisti. Ponendo chi legge esattamente di fronte a quel tempo a cui Teo ritiene di avere assoluto diritto per far sì che Clarice possa conoscerlo, apprezzarne la dedizione totale, e in ultima istanza, amarlo. Le pagine di Giorni perfetti scorrono fluide, senza che venga mai meno il desiderio in chi legge di apprenderne le vicende narrate. E non è cosa da poco per chi come Montes, classe 1990, dopo l'esordio di successo con "Suicidas", già viene considerato molto più che una promessa, anzi già quasi una certezza, nel panorama letterario del thriller. (ANSA).
   

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