Cultura

Nel mondo dei writers con Perez-Reverte

Nel nuovo romanzo 'Il cecchino paziente'

Redazione Ansa

     (ANSA) - ROMA - ARTURO PEREZ-REVERTE, IL CECCHINO PAZIENTE (RIZZOLI, PP 253, EURO 18). Il mondo dei "graffitari" con i suoi indomabili e ribelli protagonisti. Nel suo nuovo romanzo 'Il cecchino paziente', pubblicato da Rizzoli nella traduzione di Bruno Arpaia, Arturo Perez-Reverte apre una finestra sul mondo dell'arte da strada la cui norma di sicurezza fondamentale è: "scrivi in fretta e squagliatela". La storia, piena di suspence, si sviluppa tra Madrid, Lisbona, Verona e Napoli. Alejandra Varela, detta Lex, 34 anni, è sulle tracce di uno tra i più famosi writer al mondo, Sniper.
    Nell'incarico avuto dall'editore della Birnan Wood, Mauricio Bosque, Lex - che è esperta di arte urbana e ama le donne - si butta a capofitto per tenere lontano il dolore della perdita della sua compagna e finirà per trovarsi protagonista di un insolito intrigo.
    Reporter di guerra per 20 anni, Arturo Perez-Reverte, 63 anni, dal 2003 membro della Reale Accademia di Spagna, autore di bestseller come 'Il club Dumas' che ha ispirato 'La nona porta' di Roman Polanski, dopo aver abbandonato il giornalismo prosegue da tempo sulla strada della letteratura esplorando mondi come 'Il tango della vecchia guardia' (Rizzoli) in cui si respira l'atmosfera avvolgente e un pò torbida della milonga e ora facendoci entrare nella filosofia, con i suoi codici e valori, dell'arte urbana. "C'era una volta una razza speciale di persone chiamate writers. Hanno combattuto una fiera battaglia contro la società. L'esito è ancora ignoto" dicono le parole scritte su un muro di New York nel 1986 da Ken, graffitaro, riportate da Perez-Reverte in forma di dedica. Nessuno conosce la vera identità di Sniper e pochi hanno visto la faccia di questo artista ma lui non si considera tale anzi si sente piuttosto un autore di opere di "guerriglia urbana" realizzate con interventi spesso oltre i limiti della legalità e a volte fatali per i giovani che collaborano con lui. Anche quando appare a Telenapoli, Sniper sta davanti a una sua opera e non si vede in faccia ma fa "dichiarazioni pittoresche sulla spazzatura, la città e il sindaco" viene raccontato nel libro.
    L'obiettivo di Lex è convincerlo a esporre le sue opere e a raccoglierle in un libro ma l'impresa non è semplice. Oltre a Lex, c'è però qualcun altro che sta cercando Sniper e per ragioni tutt'altro che artistiche. Pedinare l'esperta di arte urbana diventa fondamentale per arrivare a lui. Così da cacciatrice Lex diventa preda.
    Il romanzo è una riflessione sul destino che è "un cacciatore paziente" e sull'arte oggi che per Sniper è "una frode gigantesca. Una disgrazia. Oggetti senza valore sopravvalutati da idioti e da negozianti d'elite che si chiamano galleristi, con i loro complici al soldo, che sono i mezzi di comunicazione e i critici influenti che possono fare arrivare in alto chiunque, o distruggerlo". (ANSA).
   

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