Cultura

I giovani precari in tutto nel film di Audiard

Parigi 13arr. in sala dal 24 marzo, storia di giovinezza

Redazione Ansa

PARIGI 13 ARR. di Jacques Audiard e' un film che non vuole solo raccontare una storia, ma anche farci capire cosa sta accadendo alla nostra società. E una cosa e' chiara: la realta' , almeno come la vede il regista francese di origine algerina, , Palma d'oro per Dheepan, e' in bianco e nero (proprio come ha girato quest'opera) e molto liquida. E questo prima del Covid che ha ulteriormente reso incerta la realtà e ovviamente prima del conflitto in Ucraina che ci tiene in ansia.
    Dopo il concorso a Cannes arriva in sala dal 24 marzo con Europictures il film.
    Come raccontare tutto questo? Attraverso un gruppo di giovani precari in tutto: lavoro, sesso e affetti, che vivono nel quartiere parigino Les Olympiades, una zona molto originale vivace, con una fusione sociale e culturale impressionante.
    Una storia ambientata nella Parigi contemporanea dove Emilie incontra Camille, che e' attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Insomma tre ragazze e un ragazzo per riscrivere la seduzione, l'amore moderno, lo stesso concetto di fedelta' attraverso rapporti senza durata, senza domani anche per quanto riguarda il lavoro. Camille (Makita Samba) da ricercatore diventa immobiliarista e mentre sta con Emilie (Lumina Wang), che lavora in un call center, incontra Nora (Noemie Merlant), una studentessa che ora chiede lavoro nella sua immobiliare. A questo si aggiunga un altro elemento chiave di PARIGI 13 ARR, quello digitale: l'interfaccia video vale piu' della realta' , si comunica con le chat erotiche, si diventa vittime di selfie 'avvelenati' (che ti rendono protagonisti di film porno) e si sta tanto, forse troppo, in video-telefonata. Basato su Killing and dying del fumettista newyorkese Adrian Tomine, una raccolta di racconti grafici, quest'opera (titolo originale Les Olympiades) segue The sister brothers, film in costume con Joaquin Phoenix, John C. Reilly e Jake Gyllenhaal che ha vinto il premio per la miglior regia alla Mostra di Venezia nel 2018. Audiard ha recentemente scritto e diretto gli ultimi due episodi della quinta stagione di The Bureau. Alcuni dei suoi crediti cinematografici piu' noti includono Un Profeta con Tahar Rahim e Niels Arestrup; Leggi le mie labbra con Emmanuelle Devos e Vincent Cassel e Un sapore di ruggine e ossa con Marion Cotillard e Matthias Schoenaerts. (ANSA).
   

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