(di Francesca Pierleoni)
(ANSA) - ROMA, 04 FEB - In Italia poco nota, in Usa ben più
popolare: è la carismatica e a suo modo iconica telepredicatrice
Tammy Faye Bakker, scomparsa nel 2007 per un tumore, alla quale
dà volto Jessica Chastain (anche coproduttrice e anima del
progetto) in Gli occhi di Tammy Faye di Michael Showalter, in
sala con Disney da giovedì 3 febbraio dopo il debutto al Toronto
International Film Festival e l'apertura della Festa di Roma lo
scorso ottobre.
Il film, basato sull'omonimo documentario del 2000 firmato da
Fenton Bailey e Randy Barbato, ripercorre circa un quarantennio
nella vita di Tammy Faye e dell'ambizioso e ben più lucido
marito Jim Bakker (Andrew Garfield) capaci nella loro 'carriera
da telepredicatori', tra gli anni '70 e '80 di diventare vere e
proprie star del piccolo schermo e di costruire a colpi di
donazioni un impero economico (erigendo fra gli altri anche un
hotel extralusso e un parco di divertimenti a tema cristiano) e
mediatico creando il più famoso canale televisivo religioso
degli Stati Uniti . Il racconto segue i Bakker dalla brillante
costruzione del trionfo, tra finta serenità di coppia e ombre
sempre più marcate, al totale crollo causato dalle frodi, gli
scandali sessuali e finanziari di cui si è reso responsabile Jim
Bakker (condannato inizialmente a 45 anni di prigione, poi
ridotti a otto).
Tammy Faye si è sempre detta all'oscuro dei crimini, difendendo
a lungo anche l'innocenza del marito, dal quale ha divorziato
dopo la condanna.
Un tour de force attoriale che secondo i critici potrebbe
portare sia Jessica Chastain (trasformata fisicamente grazie
anche a un impressionante lavoro dei make-up artists) sia Andrew
Garfield di nuovo in corsa per l'Oscar. Quest'ultimo è in pole
position anche per il musical Tick, Tick...Boom!
Grandi sorrisi, vestiti e trucco appariscente (il suo 'marchio
di fabbrica' erano le immancabili ciglia finte), parrucche
vistose, un'ingenuità ostentata in una personalità fragile (ha
combattuto contro la dipendenza da psicofarmaci), ma anche
coraggio e generosità: Jessica Chastain rende appieno la
complessità di Tammy Faye, dai dubbi su quanto sapesse e quanto
non volesse sapere delle malefatte e i segreti del marito alle
scelte forti come offrire sostegno e aiuto ai malati di Aids,
attirandosi le critiche di molti leader nella comunità cristiano
evangelica Usa, fra i quali il potente Jerry Falwell (Vincent
D'Onofrio).
"Ho visto il documentario su di lei dieci anni fa in tv, mentre
stavo facendo il giro di promozione per Zero dark Thirty e Tammy
Faye mi ha profondamente colpito, era una donna colma di
compassione e amore. Ero sconvolta da quanto poco sapessi di
lei, al di là dei drammi, lo scandalo e il sensazionalismo
mediatico - ha spiegato Jessica Chastain, migliore attrice a
Toronto, candidata al Golden Globe come miglior attrice in un
film drammatico e al SAG Award come miglior attrice protagonista
-. Ho sentito di dover raccontare la sua vera storia, perché
trovo che sia stata trattata molto ingiustamente. Volevo che una
nuova generazione potesse conoscerla per come realmente era".
(ANSA).
Tammy Faye, ritratto della telepredicatrice d'America
Jessica Chastain e Andrew Garfield protagonisti del film