Cultura

Il senso di Hitler, un film sul fascino attuale del nazismo

Girato in nove Paesi, arriva in sala per il Giorno della Memoria

Il senso di Hitler

Redazione Ansa

    E' una domanda aperta sul fascino che ancora esercitano Hitler e il nazismo, il film "Il senso di Hitler", girato in nove Paesi, in uscita nelle sale italiane per Wanted Cinema per il Giorno della memoria il 27 gennaio 2022.
    Il film, diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori, partendo dal bestseller tedesco del 1978 di Sebastian Haffner "The Meaning of Hitler", mai pubblicato in Italia, che mira "a smantellare i miti e le errate interpretazioni comuni su Hitler e la sua ascesa al potere".
    Haffner osservò che per farla finita con Hitler doveva ucciderne la leggenda. E nel suo volume, lo definì "un uomo la cui intera identità era incentrata sulla realizzazione di un progetto fanatico nato dalla radicalizzazione del suo - e dei suoi seguaci - vittimismo".
    Eppure "è diventato palese durante le riprese - raccontano i registi - quanto siano diffusi la negazione e l'odio antisemita". Questo perché "mentre la memoria dei vivi pian piano svanisce, la nostra comprensione di Hitler è stata distorta da quel che potrebbe essere chiamato "il complesso industriale di Hitler"", vale a dire "il "Fascismo affascinante" su cui Susan Sontag cercava di avvertirci".
    Lo storico israeliano Saul Friedlander è convinto che la strategia nazista si basasse sul mettere in scena uno spettacolo per il presente e un messaggio per il futuro. "In un mondo di contenuti illimitati - avvertono i registi - è possibile che noi abbiamo involontariamente veicolato propaganda messa a fuoco di proposito dai Nazisti per trasmettere il loro virus ideologico in futuro. Questo porta solo ad una domanda: come si può responsabilmente esplorare il passato senza contribuire alla riabilitazione del Nazismo?".
    Un'indagine alternativa e rivoluzionaria sull'influenza che Adolf Hitler continua ad esercitare ancora oggi sulla società: da immagini dell'epoca nazista e documenti storici ad un'analisi approfondita del fenomeno anche attraverso i media e i social network di oggi, come Tik Tok e Twitch. Critici e storici rispondono a una domanda fortemente attuale: Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni? Oltre a Friedlander , il film è impreziosito da interviste e testimonianze tra cui quelle della scrittrice Deborah Lipstadt, dello storico britannico Sir Richard J. Evans, dell'autore di romanzi sull'Olocausto Martin Amis, dello storico e studioso dell'Olocausto Yehuda Bauer e degli attivisti e "cacciatori nazisti" Beate e Serge Klarsfeld. (ANSA).
   

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