Cultura

Shiva Baby commedia tutta equivoci al femminile

Dall'11 giugno su Mubi opera prima di Emma Seligman

Redazione Ansa

Shiva Baby sembra un po' una commedia newyorchese di un Woody Allen eccessivamente caustico e declinato al femminile. Sorprendente esordio alla regia della scrittrice e regista Emma Seligman, il film, già al Toronto International Film Festival e ora in streaming su MUBI, gioca su tanti piani tra cui non ultima l'assonza-sostanza tra Shiva Baby è Sugar Baby.
    Perché se Shiva è la tradizionale cerimonia ebraica in cui si incontrano i parenti stretti dopo un funerale, luogo di assembramento parentale pieno di amabili serpenti, Sugar Baby è un modo invece di definire una ragazza, 'molto interessata e smart, che si fa mantenere da un uomo più adulto (lo 'sugar daddy'). E questo in cambio di protezione fatta anche di denaro, regali e sesso.
    Ora in Shiva Baby accade quello che non dovrebbe mai accadere, ovvero che Danielle (Rachel Sennott) la sugar baby vera protagonista del film, incontra inaspettatamente a questa veglia funebre il suo sugar daddy: Max (Danny Deferrari). Non solo, scopre proprio in quell'occasione che lui è sposato, ha una moglie ed un figlio di tre mesi (che piombano ad un certo punto alla riunione) ed è pure un ex collega del padre (Fred Melamed). Danielle - che per l'imbarazzo staziona al buffet, dove riempie e poi subito dopo svuota i piatti senza nulla toccare - ha anche il problema di essere bisessuale e che anche la sua ex, Maya (Molly Gordon), è lì e vorrebbe ricucire.
    In questa straordinaria commedia impensabile senza la duttilità e sensualità della Sennot, di culto l'incontro tra la moglie (Deborah Offner) e la sugar baby e ancora più da manuale quando le due donne scoprono di avere al polso, per nulla casualmente, lo stesso braccialetto.
    Emma Seligman, originaria di Toronto, vive a New York. e durante un corso in Film & TV program alla New York University ha scritto e diretto il cortometraggio Shiva Baby, su cui si basa il film omonimo. Presentato poi al South by Southwest nel 2018, è stato in concorso al Woodstock Film Festival, TIFF Next Wave Film Festival e al Palm Springs ShortFest. La Sennott è anche protagonista di Tahara (Slamdance), diretto da Olivia Peace. Oltre a recitare, Rachel è una comica e una scrittrice con una visione ironica e originale della vita dei millennials.
    Nominata una dei "Top Comics to Watch" del 2019 da Time Out NY, Rachel Sennott ha scritto e recitato come protagonista nella serie digitale di Comedy Central "Ayo and Rachel are Single".
    Attualmente Sennott è co-protagonista, insieme a Kyra Sedgwick, nella serie ABC "Call your Mother".
    Molto bella, infine, la definizione di Variety del film: "Una storia di formazione scherzosa, meravigliosamente piena d'ansia e spiccatamente pro-sesso, ambientata all'interno di una comunità Ebraica molto unita". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it