Cultura

Le Verità di Deneuve e Binoche e l'amore per il cinema

Esce film di Kore-eda Hirokazu resa dei conti madre/figlia

Redazione Ansa

Le Verita', dal 10 ottobre in sala con Bim dopo l'apertura della Mostra del cinema di Venezia del giapponese Kore-eda Hirokazu è una resa dei conti con abbraccio finale tra una madre attrice (Catherine Deneuve) e una figlia (Juliette Binoche) poco vissuta per inseguire il vero amore, quello della recitazione.
    "Ho messo molto di me stessa come donna nell'attrice protagonista della storia" ha ammesso Catherine Deneuve, 75 anni, che interpreta Fabienne, un monumento del cinema francese che riceve la visita della figlia sceneggiatrice Lumir (Juliette Binoche) attrice mancata con cui ha un rapporto a dir poco problematico, in occasione dell'uscita delle sue memorie autobiografiche e mentre e' impegnata nelle riprese di un film con una nuova stella del cinema. "La sceneggiatura - ispirata ad una piece ambientata nel camerino di un'attrice - e' stata creata con l'aiuto di noi attori nel corso di vari incontri, a Parigi, Cannes, Giappone. Ciascuno ha raccontato se stesso, andando alle cose essenziali della personalita' e tralasciando il superfluo", spiega.
    Fabienne, circondata da persone che la amano e la temono per il suo essere distante, e' una madre di fatto anaffettiva, concentrata solo sulla professione e sui suoi ricordi anche dolorosi. "Io la capisco perfettamente questa donna", ha aggiunto la Deneuve sottolineando di non essere pero' una 'macchina d'interpretazione' come la Fabienne del film.
    La verita' e la non verita': ce n'e' di piu' sulla scena o nella vita reale? Nel film di Kore-eda e' pur sempre Un Affare di Famiglia per citare il titolo con cui nel 2018 il maestro giapponese ha vinto la Palma d'oro a Cannes. L'incontro tra madre e figlia, con la complicita' della nipotina Charlotte e del genero attore di serie B (Ethan Hawke), si trasformera' in un confronto sul passato e i risentimenti reciprochi che le avevano allontanate, in una sorta di resa di conti persino prolifica: Fabienne e Lumir, al culmine delle rivelazioni, finalmente si abbracciano e si commuovono. "Tutta questa emozione sprecata per la vita privata!", dice Fabienne/Deneuve che chiede al regista di rigirare la scena del film che sta girando per renderla piu' vera.
    "Nel 2011 mi ha contattato Juliette Binoche chiedendomi di fare un film con lei da una piece ambientata nel camerino di un'attrice", ha detto il regista giapponese Kore-eda Hirokazu, Palma d'oro a Cannes nel 2018 con Un affare di famiglia. E si deve alla Binoche, 55 anni, una delle attrici francesi con piu' film d'autore nel curriculum, la tessitura della tela che alcuni anni dopo ha portato al film. "Aspettavo di lavorare con Kore-eda da anni. Realizzo oggi tutti i miei sogni - ha raccontato la Binoche - perche' nel film sono la figlia di Catherine Deneuve ed io ero piccola quando mi innamorai di lei, questo simbolo della femminilita' e grande attrice. Oggi e' una vera consacrazione".
   

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