Cultura

Vivere, amarsi da confusi e infelici

In sala il film di Francesca Archibugi con Ramazzotti e Giannini

Redazione Ansa

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 1 OTT - Ordinarie scene di vita in villetta a schiera di una famiglia sul punto di implodere, fra mancanza di soldi, tradimenti, troppi sacrifici, malattia e l'arrivo di una ragazza alla pari dall'Irlanda che rischia di sconvolgere un faticoso gioco, ormai logoro, di equilibri di coppia. Sono tra i tasselli che compongono Vivere di Francesca Archibugi, scritto dalla regista con gli ormai abituali 'complici' di sceneggiatura Francesco Piccolo e Paolo Virzi, per un cast che comprende Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini, Roisin O' Donovan, Massimo Ghini, Marcello Fonte, Valentina Cervi e Enrico Montesano. Il film, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia, è ora in sala distribuito da 01.
    Il film nasce da un soggetto "quasi piccolo romanzo" di Francesca Archibugi, che ruota intorno alla coppia formata da Luca (Giannini) depresso, infantile, maestro nel compiangersi e traditore seriale, giornalista freelance perennemente in bolletta, specializzato in articoli di colore ricchi di invenzioni, e Susi (Ramazzotti) ballerina che per mantenere la famiglia insegna danza a signore sovrappeso, votata al sacrificio perenne per il marito e la figlia Lucilla (Elisa Miccoli), saggia bambina di sei anni con un'asma cronica. Luca però è anche padre di Pierpaolo (Andrea Calligari), 17enne avuto dalla ricca prima moglie (Valentina Cervi). Il ragazzo, per aiutare il genitore, gli dà ogni mese una sorta di 'paghetta' che Luca non si vergogna a prendere. Tutto potrebbe cambiare con l'arrivo di Mary Ann (la convincente O' Donovan), ragazza irlandese molto religiosa, che affascina sia Luca che Pierpaolo, pronta a mettere tutti i suoi valori a rischio per una passione inaspettata.
    "Mary Ann è quasi un archetipo, il diverso che fa girare la storia al contrario", ha spiegato a Venezia Francesca Archibugi, che nonostante torni a parlare in qualche modo di incontro/ scontro fra classi e posizioni etiche diverse, ha sottolineato: "Nei miei film i personaggi li considero pezzi unici, non vanno letti in chiave sociologica". Luca e Susi "sono in fondo due sconfitti - ha aggiunto Piccolo -. E i maschi, da sconfitti sono più pericolosi. Luca è il peggiore fra i personaggi, ma a forza di compromessi ci si costruisce una personalità che può anche sorprendere". Giannini ha chiesto clemenza per il suo personaggio: "Luca è come finito nello sprofondo di una grotta oscura e fredda, cerca qualche raggio di luce attraverso il suo lavoro e la sua ossessione per l'eros. Cerca di capire cosa sia la vita. Va giudicato con cautela". Micaela Ramazzotti, che ha ricordato di aver girato il film nel quartiere romano dell'Axa dov'è nata, considera Susi "migliore" di se stessa: "Fa tutto per gli altri, investe tutto il suo tempo nelle persone che ama". Resta con Luca "perché ne è innamorata, stanno male insieme ma stanno peggio divisi. Conosce gli altarini del marito ed è abbastanza libera da accettarli. Ho immaginato che fanno bene l'amore e abbiano trovato così un loro equilibrio".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it