Cultura

Sandrine Kiberlain, eroica mamma single

In sala 'Selfie di famiglia' di Lisa Azuelos

Redazione Ansa

Sandrine Kiberlain ce la mette davvero tutta in 'Selfie di famiglia' di Lisa Azuelos nell'interpretare Héloise, donna anche troppo in gamba, tenera e brillante, una sorta di "super-mamma" single con tre figli, ristorante da mandare avanti e, all'occasione, anche qualche amante. Sempre sullo schermo, l'attrice non si perde mai d'animo di fronte alle difficoltà, ma questa volta deve affrontare un problema non da poco: la figlia diciottenne Jade (Thais Alessandrin), la più giovane di casa, sta per lasciare il nido per continuare i suoi studi in Canada.
    Un film tutto al femminile questo 'Selfie di famiglia', in sala con Wonder Pictures dal 19 settembre, con al centro il divertente e tenero ritratto di una famiglia moderna e la testimonianza dell'amore sconfinato di una mamma single per i propri figli.
    Mentre la partenza di Jade (interpretata dalla vera figlia della regista) si avvicina, Héloise cerca di fermare il tempo improvvisandosi regista, filmando con il suo telefono i loro momenti insieme prima del viaggio. Ripercorrendo i ricordi più preziosi che ha dei figli, dall'infanzia all'età adulta, Hélose comprenderà però che è il momento di dare un nuovo slancio alla sua vita e di essere se stessa in modo nuovo.
    "Avrei difficoltà a fingere il contrario, specialmente perché in questo film mia figlia interpreta il suo ruolo", spiega la regista parlando dell'evidente carattere autobiografico del film. Dirigere la figlia, continua la Azuelos, "è stato divertente. Dopo tutti i mesi trascorsi a filmare Thais con il mio smartphone era impensabile che venisse interpretata da un'altra attrice. Ho cercato di dirigerla semplicemente con dolcezza e gioia".
    Centrale, comunque, nel film l'affidamento congiunto dal punto di vista della madre, "perché è quello che conosco meglio.
    Per quanto ne so, questo è il primo film sull'argomento - spiega Lisa Azuelos - e va detto che io sono stata una delle prime promotrici dell'affidamento congiunto quindici anni fa. Ciò significa che non ci sono alimenti, quindi le donne sono costrette a prendersi cura di se stesse dal punto di vista finanziario, ma allo stesso tempo i bambini non devono vivere la doppia punizione di essere privati della famiglia in cui sono cresciuti e del loro padre". (ANSA).
   

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