Cultura

Gassmann, in una società chiusa serve ascolto

L'attore in family comedy di Cipani su diversità, da storia vera

Redazione Ansa

VENEZIA, 3 SET - A 19 anni, Giacomo Mazzariol detto Jack decide di raccontare in un romanzo, Mio fratello rincorre i dinosauri (Einaudi), il rapporto, tra paura, a volte rabbia, ma soprattutto grandissimo amore, con il fratellino Giovanni (Gio) nato con la sindrome di Down. Si rivela un bestseller e tre anni dopo l'esordiente Stefano Cipani firma l'adattamento per il grande schermo, che debutta alla Mostra del Cinema di Venezia, nelle Giornate degli Autori. Una family comedy con un tocco di favola moderna, arricchita da un cast che comprende Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese, Rossy de Palma, Francesco Gheghi, Lorenzo Sisto (classe 2008, bravissimo piccolo interprete di Gio). L'arrivo in sala è previsto per il 5 settembre in 250 copie con Eagle Pictures.

"In una società che non solo alla disabilità ma a qualunque diversità risponde spesso con chiusura pura e a volte violenza, soprattutto in rete - dice Gassmann - questo film è un aiuto, anche perché la commedia, quando è misurata, è il genere che assomiglia di più alla vita. Se avessimo fra noi molte più famiglie come i Mazzariol, non ci troveremo nella brutta situazione in cui siamo". E' d'accordo Rossy De Palma: "Vedendo il film ho pianto come una Maddalena - dice - ci sono dentro puro amore e innocenza". Nella storia, il modo che Katia (Ragonese) e Davide Mazzariol (Gassmann), hanno per far accettare al più piccolo della famiglia, Jack (Luca Morello), 5 anni (hanno anche due figlie più grandi) il fratellino con un cromosoma di più, e dirgli che è "speciale", una parola che Jack interpreta come 'supereroe'.

La scoperta invece di come venga percepita all'esterno la diversità di Gio porta poi Jack a inizio adolescenza (Gheghi) in un complesso viaggio di crescita, dettato da sentimenti conflittuali, dal desiderio di distacco alla rabbia, ma soprattutto da un profondo amore, visto anche il fatto che il travolgente fratellino non ci sta a farsi mettere da parte. "Quando ho letto il romanzo mi ha molto colpito, poi, conoscendola, mi sono innamorato della famiglia Mazzariol - spiega Cipani -. Nel film ho cercato di mantenere la leggerezza che ho trovato nel libro". Giacomo Mazzariol ha collaborato alla sceneggiatura: "Volevamo trovare un linguaggio universale che non fosse repellente per i ragazzi, parlare la loro lingua, con un linguaggio da adulti ma ironico. Il film è un mix di generi ma è anche molto reale, puoi andarlo a vedere sia per limonare che per educare i figli" dice sorridendo. Isabella Ragonese sottolinea di essere rimasta conquistata dal sostegno reciproco che si sente nella "piccola comunità" dei Mazzariol, "si fanno forza tutti insieme". Al film hanno risposto con entusiasmo anche il 'vero' Gio, che giudica il suo interprete "uno spettacolo", mentre Lorenzo Sisto non vuole si dimentichi l'aiuto per fare il film "di mamma e papà" e che "l'esperienza è stata bellissima, perché ho trovato tanti nuovi amici". 

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