Cultura

Barbareschi, racconto l'orrore di cinema e vita

In Dolceroma la capitale cafonal e senza speranza

Redazione Ansa

 (ANSA) - ROMA, 3 APR - "Finalmente ho potuto dire tutto quello che penso sul cinema, sulla vita e sul mondo di merda in cui viviamo". Così Luca Barbareschi all'incontro stampa di 'Dolceroma' di Fabio Resinaro, in sala dal 4 aprile con 01, film prodotto e interpretato da lui proprio nei panni del più cinico dei produttori cinematografici: Oscar Martello.
    "Vi chiedete - continua - se mi identifico in Martello? Certo, lui è un Barbareschi all'ennesima potenza. Dentro questo personaggio ci sono un po' tutti: Aurelio De Laurentiis, Pietro Valsecchi, mio padre, mia madre, tutti. Ho fatto anche di peggio nella realtà: una volta ho inseguito e sfondato la porta a un produttore che non voleva distribuire il mio film".
    Dolceroma è un thriller sul cinema e dentro il cinema, dai toni a volte esasperati e barocchi e con al centro una dolce vita romana molto cafonal e corrotta. Adattamento del romanzo Dormiremo da vecchi di Pino Corrias, racconta così le infernali strategie per fare soldi nella capitale, e non solo, gli amori per interesse, gli inganni, gli abusi di potere, gli scambi sessuali, le strisce di coca, insomma tutto il caravanserraglio di cose da fare per chi ambisce a un posto al sole specie nel mondo dello spettacolo.
    Questa la storia. Andrea Serrano (Lorenzo Richelmy), scrittore costretto a lavorare in un obitorio, incontra la sua grande occasione nel produttore cinematografico Oscar Martello che decide di portare sul grande schermo il suo romanzo: Non finisce qui. Ma i soldi sono pochi, il regista (Luca Vecchi) è incapace e presuntuoso e il risultato alla fine non arriva. E questo per tanti motivi: Jacaranda Ponti (Valentina Bellè), protagonista del film, ha forse solo il merito di essere l'amante di Martello, la sua agente (Iaia Forte) distrugge tutti gli hard disk con le copie del film e, infine, ci si mette di mezzo pure la malavita. Tra gli altri problemi: le pressioni del distributore (Armando De Razza) e quelle della ricca moglie di Martello (Claudia Gerini), stanca di coprire i debiti del marito. Ma, con l'aiuto di Andrea, il cinico produttore concepisce un piano diabolico: il rapimento misterioso della protagonista del film per impazzire i media in attesa della sua uscita in sala.
    Luca Barbareschi è più che soddisfatto per il suo lavoro di produttore: "Ho prodotto il film su Mia Martini, 'Modalità aereo', 'Thanks for Vaselina' con Zingaretti in versione trans e produrrò il 'J'accuse' di Roman Polanski". Durante l'incontro stampa a un certo punto fanno irruzione le Iene. Ma alle loro provocazioni, Barbareschi replica in modo altrettanto provocatorio: "Questa è una forma di fascismo, Berlusconi dovrebbe capire che queste cose producono tossicità: questo è il potere in mano a degli stercorari". (ANSA).
   

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