Cultura

The Vanishing, si riaccende il mistero del faro

In sala il film di Nyholm con Peter Mullan e Gerard Butler

The Vanishing

Redazione Ansa

E poi non ne rimase nessuno. Una storia di avidità, avventura e delitto ispirata a una leggenda molto reale legata a un fatto storico avvenuto nel 1900: quella del faro delle isole Flannan, all'estremo nord della Scozia. Tre guardiani si apprestano a prendere servizio in quel luogo isolato dal mondo, ma ben presto si imbattono nell'imprevisto: un tesoro - portato sull'isola da un naufrago in fuga - da occultare, da dividere, per cui uccidere. Alla fine il gioco al massacro sarà fatale.
    The Vanishing - Il mistero del faro, in sala dal 28 febbraio, è il thriller psicologico diretto dal pluripremiato regista danese Kristoffer Nyholm (Taboo, The Killing) e interpretato dagli attori scozzesi Peter Mullan (Tirannosauro, War Horse, Trainspotting) e Gerard Butler (Attacco al potere, Dragon Trainer, Coriolano, 300), e dall'esordiente Connor Swindells (VS.). Scritto da Celyn Jones (Set fire to the stars) e Joe Bone (Castles in the sky), il film è prodotto da Andy Evans, Ade Shannon e Sean Marley per Mad as Birds Films, insieme a Jason Seagraves, Maurice Fadida e con Gerard Butler e Alan Siegel per G-BASE.
    La storia inizia oltre 100 anni fa. Nel dicembre del 1900, tre guardiani del faro sul promontorio roccioso delle Flannan, al largo delle Ebridi, nella Scozia occidentale, scomparvero senza lasciare traccia. Il destino di questi uomini, che vivevano in isolamento ai confini del mondo, rimane tutt'oggi un mistero. Quando le autorità si resero conto che la luce del faro non era in funzione, venne inviata una squadra al faro per indagare, e ciò che trovarono fu davvero sconcertante. Non c'era nessuna traccia dei tre. Avventurarsi fuori dal faro e lasciare la luce incustodita non era permesso e andava contro le regole del Northern Lighthouse Board. All'interno del faro, tuttavia, tutto sembrava normale. Le lampade erano piene di olio ed erano state fatte anche le pulizie. C'era del carbone spento nel camino. Gli orologi erano tutti fermi. Mancavano solo due cerate, il che suggerisce che il terzo uomo debba essere uscito senza il suo impermeabile, una mossa molto insolita.
    Questo mistero ha ispirato scrittori e poeti nel corso degli anni. Tra questi anche gli sceneggiatori Joe Bone e Celyn Jones.
    "Ci siamo riproposti di ricreare la nostra storia in location reali e dare vita a una storia emozionante e audace all'interno di un vero faro, lasciando intatti persino i mobili", ha spiegato Jones. "Abbiamo trovato un ambiente fantastico sia sull'isola che all'interno del faro. Avevamo tre personaggi principali, tutti alla deriva a causa delle loro relazioni personali, un trio perfetto di personalità da plasmare e contrapporre l'una all'altra".
   

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