Cultura

Pisu e Cardinale nobili bugiardi in commedia

Attore diretto dal figlio Antonio, film è cinetortellino

Redazione Ansa

Una famiglia di nobili decaduti, discendenti di una stirpe di "inetti annoiati e sfaccendati" è protagonista di Nobili bugie, la tragicommedia/opera prima di Antonio Pisu, che dirige il padre Raffaele e Claudia Cardinale insieme a, fra gli altri, Federico Tolardo, Ninì Salerno, Giancarlo Giannini, Ivano Marescotti, Tiziana Foschi, Silvia Traversi, Gaia Bottazzi, e, in un cameo, Gianni Morandi. Il film, Nobili bugie, nelle sale dal 24 maggio (giorno anche del compleanno di Raffaele Pisu, classe 1925), con Genoma Films, è un affare di famiglia: infatti ne è coproduttore e cointerprete Paolo Rossi (omonimo del calciatore e dell'attore), che ha scoperto nel 2016, quando aveva 49 anni, di essere figlio naturale di Raffaele Pisu. ''Ho saputo della sua esistenza quando è venuto a casa mia dicendomi che la mamma in punto di morte, gli aveva rivelato di essere mio figlio. Io l'ho accolto a braccia aperte" ha raccontato l'attore a Che tempo che fa. Nel film, ambientato nel 1944 in Emilia, Pisu senior è il Duca Pier Donato Maria Enzo Martellini, che ha proseguito con successo la dilapidazione del patrimonio familiare iniziato dai suoi antenati, tra i quali figura addirittura Michelangelo Buonarroti. Oltre ad essere allergico ad ogni forma di lavoro, da decenni il duca gira in sedia a rotelle perché convinto che la forza di gravità sia un'invenzione poco elegante. Nel grande palazzo avito di Sasso Marconi, ormai rimasto quasi interamente spoglio, vive con la moglie (Cardinale) molto più realista di lui, il figlio, poco brillante, Jean-Jacques (Rossi) e una schiera di domestici incattiviti dai mancati stipendi. La fortuna sembra tornare quando bussa alla porta dei Martellini una famiglia di ebrei in cerca di un rifugio e disposta a pagare la permanenza del palazzo con un piccolo tesoro di lingotti d'oro. Il duca è convinto di poter così finalmente riacquistare prestigio e beni perduti, ma destino vuole che la guerra finisca. I Martellini però non sono disposti a lasciarsi scappare i ricchi ospiti così facilmente... Nobili bugie, tecnicamente poco raffinato, gioca su uno humour pungente e nonsense nel quale Pisu è maestro e regala anche un finale noir.
    ''E' un film che per i più colti arieggia di cinema francese - ha spiegato l'attore - per gli altri è semplicemente una storia.
    Io l'ho chiamato invece di cinepanettone, cinetortellino, perché abbiamo girato a Bologna ed è molto piacevole da vedere".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it