Cultura

La forma dell'acqua, a San Valentino la favola di Del Toro

Leone d'oro a Venezia, 13 nomination agli Oscar per film del regista messicano presidente di giuria a Venezia 2018

La forma dell'acqua - locandina

Redazione Ansa

Arriva in sala non a caso il 14 febbraio San Valentino la favola romantica e commovente, un inno alla diversità e all'amore puro che ha conquistato il Leone d'oro nel settembre scorso e con 13 nomination è il sicuro protagonista della Notte degli Oscar il 4 marzo. Il regista messicano Guillermo Del Toro presiederà la giuria del concorso internazionale della Mostra del cinema di Venezia 2018 (29 agosto - 8 settembre).
    Succede ad un altro messicano, Alfonso Cuaron, che con Gravity aveva aperto la Mostra anni prima. Il regista amato dai cinefili ma anche da tantissimi giovani è uno di quegli autori capaci di parlare al pubblico più ampio e di 'chiamarli' in sala. Dopo Il labirinto del fauno, Hellboy, Pacific Rim, il fantasy romantico La forma dell'acqua - The Shape of Water ne è ulteriore dimostrazione.

La pellicola, distribuita da 20th Century Fox, ha strappato consensi unanimi alla prima mondiale a Venezia 2017 ed è in testa alle nomination agli Oscar 2018 (incluse quella per miglior film): è una favola ambientata in America nel 1962, in piena Guerra Fredda. In un segreto laboratorio governativo ad alta sicurezza muove i passi Elisa (la candidata all'Oscar Sally Hawkins), una donna solitaria intrappolata in una vita di isolamento anche per la sua disabilità (è muta) che cambierà quando lei e la sua collega Zelda (Octavia Spencer) verranno a conoscenza di un esperimento classificato come segreto che mette in trappola con violenza una strana creatura anfibia che russi e americani si contendono. Con l'aiuto di un fidato amico (Richard Jenkins), riusciranno a dare vita ad una storia appassionata di riscatto e redenzione.
    E la donna muta e il mostro-pesce vivranno una storia d'amore commovente, capolavoro cinematografico di musica, suspence, sentimenti e mistero. Del Toro ripesca La Bella e la Bestia e con il suo tocco la trasforma in un inno alla libertà, alla diversità e all'amore capace di vincere ogni paura. Una 'spiegazione' al sui genio creativo viene dalla risposta data da Del Toro in una intervista alla Cnn nel mese scorso, diventata virale. L'abilità di mostrare il lato oscuro della natura umana, la fantasia e il terrore, come si bilancia con la sua personalità dolce e allegra? gli è stato chiesto. "Sono messicano, nessuno ama la vita come noi perchè è abituato a vivere con la morte. Tutti in questo pianeta siamo sullo stesso treno che ha un destino finale nella morte ma noi viviamo amando e divertendoci sapendo di avere la morte vicina".
    Guillermo del Toro nell'accettare la proposta della Biennale di Venezia ha dichiarato che "essere presidente a Venezia è un onore immenso, e una responsabilità che accetto con rispetto e gratitudine. Venezia è una finestra sul cinema mondiale, e un'opportunità per celebrare la sua forza e rilevanza culturale". Per Alberto Barbera, Guillermo Del Toro "è la generosità fatta persona, la cinefilia che non guarda solo al passato, la passione per il cinema capace di emozionare, commuovere e allo stesso tempo far riflettere".
   

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