Cultura

Mike Leigh, il mio Turner lontano da Venezia

Il regista a Roma per presentare il film dedicato al pittore

Redazione Ansa

   ''Se uno si siede a un bar a Piazza San Marco a Venezia ti spennano. E così abbiamo rinunciato a girare in questa città il mio 'Turner', non avevamo abbastanza soldi per mettere su un set in un questa città''. Parola del regista inglese Mike Leigh oggi a Roma per presentare appunto 'Turner', il film dedicato all'eccentrico pittore Joseph Mallord William già passato a Cannes dove ha vinto la Palma d'oro per il miglior attore Timothy Spall, candidato a quattro Oscar tecnici (fotografia, scenografie, costumi, colonna sonora originale) e ora in sala da giovedì con la Bim. Insomma un piccolo dramma su cui il regista di 'Segreti e bugie' e 'Naked' torna più volte nell'incontro romano.
    ''Avevo anche pensato di girare alcune scene a Roma, ma poi ho pensato o le cose le fai bene o e meglio che non le fai. Anzi - sottolinea - a un certo punto in pre-produzione ci eravamo detti che senza Venezia non si poteva fare nulla, ma poi abbiamo rinunciato. Era troppo basso il budget, ma, devo dire, è stata una decisione sofferta''. Anche la ricerca di un produttore italiano è stato un fallimento: ''il fatto è che i produttori italiani non vogliono rappresentare una quota minoritaria''.
    L'innamoramento con il pittore inglese nasce da lontano: ''l'avevo scoperto da studente d'arte negli anni Sessanta. Per me non era solo un grande pittore, ma anche un pittore in un certo senso cinematografico. Solo negli anni Novanta ho scoperto poi la sua personalità non solo dei suoi quadri. Era insomma un uomo enigmatico, un carattere contraddittorio e conflittuale.
    Gli piaceva avere una doppia vita, una vita segreta. Era fondamentalmente un anarchico''. Relazione tra pittori e registi? ''E' chiaro che nel caso del cinema c'è sicuramente la relazione con la pittura, ma anche con la letteratura e con tutto ciò che c'è di creativo''.
    Il quadro di Turner preferito? '''Pioggia vapore e velocità', un lavoro del 1975 dove c'è tutto lo stupore del passaggio di una locomotiva, non manca una piccola lepre che attraversa la strada. Un altro quadro è Annibale che attraversa le Alpi, dove non a caso Annibale e l'elefante sono piccoli piccoli, nel segno che tutto in fondo è vanagloria''. Nel film di Leigh si racconta solo l'ultimo quarto di secolo del pittore che, profondamente colpito dalla morte del padre, vive con la sua storica e devota governante da cui è amato nonostante la usi solo per i suoi sfoghi sessuali. Nel frattempo il pittore si lega ad un'affittacamere della costa, con cui vivrà in incognito a Chelsea, dove morirà. Turner viaggia, dipinge, trascorre del tempo in campagna con l'aristocrazia, frequenta bordelli ma è affascinato dalla scienza dalla fotografia e dalle ferrovie. È uno stimato membro della Royal Academy sebbene gli venga riconosciuta una certa vena anarchica.
    Nel cast del film: Dorothy Atkinson, Marion Bailey, Paul Jesson, Lesley Manville e Martin Savage.(ANSA).
   

   Ecco la scheda del filmhttp://bit.ly/15SKUnB

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