Cultura

A Londra l'anteprima del documentario Bbc sugli scavi di Pompei

'Pompeii, The New Dig' presentato all'Istituto di Cultura

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 17 APR - 'Pompeii - The New Dig', la nuova serie in tre puntate, prodotta da Lion TV per BBC2, è stata presentata in anteprima all'Istituto Italiano di Cultura a Londra. Un pubblico delle grandi occasioni ha accolto con favore la produzione che permette di osservare da vicino gli sviluppi e i ritrovamenti degli ultimi clamorosi scavi eseguiti a Pompei, che, interessando un'area di circa novemila metri quadri, sono i più vasti in questa generazione.
    Le telecamere della televisione pubblica britannica hanno avuto accesso agli scavi, seguendo in presa diretta il team di archeologi che ha dissotterrato interi palazzi nella parte settentrionale della città romana sepolta dalla lava del Vesuvio, offrendo nuove informazioni e indizi sulle incredibili storie degli abitanti, e sulla loro sorte durante l'eruzione del 79 d.C.
    "È un momento storico per gli scavi a Pompei, e sono contento che ne resti traccia, oltre che sulle alle nostre pubblicazioni sull'E-Journal degli scavi e in altre sedi, in un documentario di così ampio respiro internazionale", ha detto il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, arrivato dall'Italia per l'occasione con la regista Elena Mortelliti.
    Zuchtriegel ha spiegato che in questo momento si sta scavando su una superficie complessiva di 9.000 mq, l'estensione più grande di scavi in corso raggiunta negli ultimi 60 anni. "Quasi tutti sono scavi che rientrano in progetti più ampi di messa in sicurezza, restauro e accessibilità. Siamo grati al ministro Sangiuliano che in questo momento storico, di grande complessità, ci sostiene con determinazione", ha aggiunto.
    "Siamo davanti ad una scoperta davvero sensazionale, che sicuramente incrementerà nel mondo l'interesse già grande per i beni storici e archeologici del nostro Paese: un tesoro inestimabile che appartiene all'Italia e al mondo e per questo va salvaguardato e curato", ha sottolineato dal canto suo il direttore dell'Istituto italiano di Cultura a Londra, Francesco Bongarrà. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it