Cultura

Christian 2, Edoardo Pesce e il sogno romantico di utopia coatta

Con Claudio Santamaria, arriva la Nera Laura Morante

Redazione Ansa

 

Il bene e il male si confondono, sono più fluidi. Christian, la serie dei miracoli, sbarca su Sky con i nuovi episodi. La prima stagione finisce con la morte di Lino, leader indiscusso di Città-Palazzo. Ed è da qui che comincia la seconda: con una comunità in guerra e alla disperata ricerca di qualcuno che sappia prendere in mano una situazione fuori controllo. È arrivato il momento di Christian, il santo picchiatore interpretato da Edoardo Pesce cui è toccato in sorte il più impensabile dei doni - le stimmate - e con esso il peso del potere (e delle responsabilità) del supereroe. Ma essere leader, come dice il protagonista, "suo malgrado" è complicato.
    I nuovi episodi del supernatural-crime drama Sky Original prodotto da Sky Studios e Lucky Red, in collaborazione con Newen Connect, andranno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW da venerdì 24 marzo: sono diretti da Stefano Lodovichi (anche produttore creativo, nonché fra gli sceneggiatori della seconda stagione), da un'idea di Roberto "Saku" Cinardi ispirata al fumetto "Stigmate" di Lorenzo Mattotti e Claudio Piersanti.

'Christian', la seconda stagione in esclusiva su Sky dal 24 marzo


    Ed è così che nasce il sogno romantico di questa seconda stagione, quello "dell'utopia coatta di Christian a Città-Palazzo. E' una serie più corale, anche le luci sono meno buie, più chiare. Il protagonista è rispettato - spiega Edoardo Pesce -perché ha aiutato un po' di gente con i miracoli, cerca di azzerare le differenze, di fare da capo in una sorta di stato sociale, come ne il Signore de le Mosche, basato su fratellanza, amore, comunione di beni, senza criminalità e droga, anche se si renderà poi conto che non tutto è possibile". E Matteo (un immenso Claudio Santamaria), il postulatore del Vaticano, prima diffidente, pronto a smascherare 'il santo picchiatore', poi alla fine della prima stagione diventa un suo convinto sostenitore dopo il miracolo al figlio destinato alla cecità. Ma la luna di miele dura poco: "Lo vedremo sorridere per pochi secondi all'inizio, poi tornerà di nuovo con il suo sguardo triste, indecifrabile - dice Santamaria - Matteo viene avvicinato da una misteriosa figura divina, determinata ad aprirgli gli occhi: 'non capite nulla di fisica quantistica'.
    Christian è un emissario del male e va fermato. Ma sarà così? Matteo dovrà scegliere in chi riporre la sua fede". E Rachele? Il personaggio interpretato da Silvia D'Amico, ex tossica dal passato doloroso, miracolata per prima da Christian, è rinata a nuova vita, "pronta a tutto per lui".
    "E' una storia - dice il regista - di sogni e di incubi, di amori e tradimenti, di camere da letto piene d'acqua, di indigestioni, di nuovi miracoli e contromiracoli, di massacri e menomazioni, di amori malati, di diluvi marocchini (ché ancora di miracoli si tratta), di strategia - tanta, tantissima - di politica e fantapolitica. Io sono un fan dei fumetti - ammette - fin da bambino. Tutto questo sempre in salsa coatta 3.0".
    Se nella prima stagione abbiamo imparato a conoscere e ad amare il Biondo, in questa seconda stagione incontreremo la sua nemesi, la Nera (Laura Morante), "pronta a ristabilire la sua idea di ordine a ogni costo - poi chi è davvero ce lo domandiamo tutti, lo scopriremo, chissà", fosse anche portare l'anarchia, la violenza, mettendo mano a trucchi, sotterfugi che secoli di regole e tradizioni cristiane le hanno messo a disposizione.
    È impossibile parlare dell'uno senza l'altra. Il Biondo e la Nera rappresentano una concezione dualistica della divinità che incarna in sé sia il bene che il male. Rispecchiano quella visione per la quale solo l'equilibrio tra bene e male permette la vita. Amici e nemici, opposti, eppure essenziali l'uno all'altra: il Biondo e la Nera sono "due divinità complementari pagane forse, non abbiamo capito - aggiunge Morante - o non lo vogliamo svelare" che da secoli si sfidano a colpi di guerre, epidemie e rivoluzioni. Rimane solo da chiedersi chi sarà, tra i due, il vincitore a Città-Palazzo.
    E con lei troveremo altri personaggi nuovi e intriganti come Taribo (Khadim Max), capo di un piccolo gruppo di violenti nigeriani, o Esther (Camilla Filippi), un'outsider del quartiere che non può che vivere controcorrente, contro tutto… e tutti? "Ma in questo secondo capitolo - aggiunge Lodovichi -, chi manovra e chi è manovrato? Chi è il burattino e chi il burattinaio?". (ANSA).
   

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