Cultura

"And Just Like That", sipario tra le polemiche

Si parla di seconda stagione, anche questa senza Samantha

Redazione Ansa

Tornera', se ci sara' una seconda stagione? Non tornera'? Il finale in sottotono su un ponte sulla Senna di "And Just Like That" lascia intravedere un "rapprochement" tra Carrie e Samantha, le amiche per la pelle di "Sex and the City" che hanno litigato a morte sul set e nella vita, ma lo showrunner del "reboot" Michael Patrick King esclude categoricamente un rientro nel cast di Kim Cattrall: "Non ho aspettative realistiche che appaia di nuovo", ha detto il producer a 'Variety': "La porta per lei non e' aperta perche' ha detto quello che ha detto".
Tremila e passa borsette di alta moda, seimila e passa scarpe dal tacco vertiginoso (piu' piattaforme e zeppe, adesso, che stiletti alla Manolo, data l'eta' delle protagoniste) e innumerevoli cambi di costume alle spalle, la serie in dieci puntate di Hbo sulle avventura della sex columnist Carrie Bradshaw (la 56enne Sarah Jessica Parker) con le inseparabili co-star Miranda Hobbes (Cynthia Nixon) e Charlotte York (Kristin Davis) e' arrivato al capolinea tra mille polemiche. "La tua storia non e' finita solo perche' e' finita la tua gioventu", e' la frase chiave della nuova podcast che inaugura per Carrie una nuova fase nella carriera e nella vita, mentre sullo show piovono critiche per gli sforzi della "writers room" di adeguare le vicende delle tre protagoniste alle trasformazioni della societa'.
"Woke" (consapevole alle esigenze sociali, ma usato spesso in senso peggiorativo), artificialmente politically correct" sono gli aggettivi che ispirano i giudizi piu' trancianti per aver provato "un po' troppo" ad inserire i temi della razza e dell'orientamento sessuale passando per nuovi personaggi come la comica "non binary" Che Diaz che ha fatto perdere la testa a Miranda e la convince a "seguirli" (usa il pronome plurale they/them per identificarsi) a Los Angeles. Cosi' come quando, nella scena al "they-mitzvah" della famiglia di Charlotte celebrata da una rabbina trans, per Carrie e Miranda c'e' una inversione a U del rapporto, con la prima che cerca di dissuadere l'altra al trasferimento rinunciando a una prestigiosa internship, cosi' come la Dobbs cerco' di fermare Carrie in "Sex and the City" che voleva fuggire a Parigi per amore. Convitato di pietra di tutta al serie e' stato poi Mr. Big, 'ucciso' su una Peloton dagli scenggiatori alla fine della prima puntata a dispetto delle assicurazioni di King che in "And Just Like That" non ci sarebbe stato un morto: ce ne sono stati due invece, anche perche' l'attore Willie Garson, che interpretava la parte dell'amico gay, e' morto veramente per un tumore al pancreas.
Accuse di molestie sessuali a Chris Noth nella vita hanno fatto cancellare il gran finale in cui il fantasma di Big avrebbe accompagnato Carrie nella cerimonia parigina delle ceneri. Calato il sipario sulla prima si parla insistentemente di una seconda stagione. "Ne ho discusso con Michael", ha detto la Parker a 'Variety': "Il tempo stringe, non vuoi lasciar passare troppo tempo". Hbo sarebbe pronto a dare luce verde: "I numeri dell'audience sono stati fenomenali", ha detto il capo del content della piattaforma in streaming Casey Bloys, confermando che per molte reduci di "Sex and the City" guardare "and Just Like That" e' stato una sorta di "piacere perverso", ma pur sempre un piacere. (ANSA).

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