Cultura

Con il Fai, Sanremo vs resto del mondo

Nel ciclo conferenze Delegazione Roma su L'età dell'ottimismo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Non solo all'Ariston. Il Festival della canzone italiana è di scena anche con il Fai con "Sanremo vs resto del mondo", nuovo appuntamento del ciclo di conferenze organizzate dalla Delegazione di Roma del Fondo Ambiente Italiano su "L'età dell'ottimismo Il secondo dopoguerra e gli anni '50".
    In programma giovedì 27 gennaio alla Sala Umberto, l'incontro sarà guidato dallo storico della musica del Conservatorio di Santa Cecilia e autore da trent'anni di programmi con Radio Rai, Guido Zaccagnini.
    Si racconterà come nel corso degli anni Cinquanta il Festival di Sanremo sia diventato progressivamente non solo una gara di canzoni e una vetrina di cantanti, ma anche lo spaccato di un Paese che vedeva cambiare i suoi valori, le sue tendenze sociali, i suoi costumi.
    In Italia, così come in Europa, nel mondo devastato dai totalitarismi e dall'immane conflitto, categorie etiche ed estetiche conobbero un continuo e progressivo mutamento. La musica visse in quel decennio una radicale trasformazione nei propri modi espressivi, nei soggetti trattati, nelle forme di spettacolo.
    Con il trascorrere degli anni il Festival di Sanremo divenne lo specchio di un'Italia decisa a superare testi, ritmi e melodie che di fatto significassero il rispetto dei valori antichi. Altri Paesi furono più lesti nello scrollarsi di dosso un'ingombrante eredità culturale. A fronte del permanere di colombe bianche, mamme e bambine da salutare, musicisti europei e americani di ogni genere creavano opere che avrebbero determinato un gap culturale con il nostro Paese che sarebbe stato poi recuperato: ma solo a fatica e molti anni dopo. ( https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/ ) (ANSA).
   

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