Cultura

Muccino, famiglie-ring, non smetterò mai di raccontarle

A Festa Roma serie tv da A casa tutti bene, a dicembre su Sky

Redazione Ansa

A casa tutti bene, messa così e con la firma di Gabriele Muccino, c'è poco da felicitarsi. Il regista di Come te nessuno mai, L'ultimo bacio, La ricerca della felicità, Gli anni più belli, trasforma per la tv un suo film omonimo del 2018, realizzando la sua prima serie, che è in anteprima alla Festa di Roma e poi sarà a dicembre su Sky (e in streaming su Now) e pur con il mezzo della tv resta fedele a se stesso nel raccontare quello che in fondo fa da sempre, le relazioni personali e quelle familiari soprattutto, che sono sempre conflittuali, dilaniate, aggrovigliate, inquiete.
La famiglia come un eterno ring, "non potrò mai finire di raccontarla - risponde all'ANSA il regista romano - in tutte le sue declinazioni, più scure e più lievi, perché è dalla storia dell'uomo alla base di tutto e se non si coltivassero già lì aggressività, violenza, cannibalismo, vivremmo in un mondo senza conflitti. Invece abbiamo una smemoratezza cronica, una coazione a ripetere, non impariamo mai e così la famiglia continua ad essere, anche quella allargata, un teatro di dinamiche conflittuali, come ci hanno raccontato Cechov, Bergman e anche Shakespeare".
C'è una nota crime, originale nella filmografia di Muccino, a intrigare ulteriormente la storia che parte da una famiglia patriarcale, con segreti, invidie, tradimenti, amori per raccontare tutto un universo intorno, con personaggi archetipici. Diverso da cinema a tv il cast delle otto puntate (Muccino parla già di seconda stagione), è gigantesco tra nomi noti e giovani talenti, per quello che è un grande affresco familiare: Laura Morante e Francesco Acquaroli guidano il cast nei ruoli di Alba e Pietro Ristuccia, proprietari del ristorante San Pietro, a Roma, e genitori di Carlo, Sara e Paolo interpretati rispettivamente da Francesco Scianna, Silvia D'Amico e Simone Liberati. Euridice Axen è Elettra, ex moglie di Carlo, mentre l'esordiente Sveva Mariani interpreta Luna, la figlia della coppia, legata a Manuel, il cuoco del San Pietro, interpretato da Francesco Martino. Nei panni di Ginevra, attuale compagna di Carlo, Laura Adriani. Antonio Folletto è invece il compagno di Sara, Diego. Paola Sotgiu interpreta Maria Mariani, sorella di Pietro e madre di Sandro e Riccardo Mariani, interpretati da Valerio Aprea e Alessio Moneta. Muccino dopo Gli anni più belli ha voluto ancora attrice Emma Marrone, che interpreta la compagna di Riccardo, Luana, in avanzata gravidanza mentre Milena Mancini è Beatrice, la compagna di Sandro. Jovanotti, alla sua terza collaborazione con il regista, è l'autore della sigla della serie, la cui colonna sonora è firmata da Paolo Buonvino. "Già mentre giravo A casa tutti bene, che è stato un grande successo poi nel 2018, dicevo con gli attori, non può finire così, bisognerebbe farci una serie, e così è andata, perché i personaggi che vengono raccontati sono tutti noi, sono veri, autentici, dolenti, hanno una capacità empatica", sottolinea Muccino che da sempre fa leva su emozioni e "pancia" per raccontare l'umanità, una umanità mai pacificata. Personaggi che non a caso i suoi stessi attori, come oggi Liberati, definiscono "mucciniani". E non importa che sia tv, "perché io ho girato otto episodi come fossero quattro lungometraggi, restando fedele al mio linguaggio personale".
Il primo progetto per la tv di Gabriele Muccino (nelle librerie con la sua autobiografia "La vita addosso", scritta con Gabriele Niola e edita da UTET) è una produzione Sky con la Lotus di Marco Belardi (di Leone Film Group). Scritta con Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, vede lo stesso Muccino ideatore. (ANSA).

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