Cultura

San Patrignano, i figli di Vincenzo Muccioli querelano Netflix

'Ricostruzione distorta di storia comunità e fondatore'

Redazione Ansa

Andrea e Giacomo Muccioli, figli di Vincenzo fondatore della comunità di San Patrignano, porteranno Netflix in Tribunale: hanno querelato il colosso americano dell'intrattenimento on demand per diffamazione aggravata. Netflix nel 2020 ha prodotto la serie televisiva dal titolo 'SanPa. Luci e tenebre a San Patrignano', disponibile dallo scorso dicembre, rimasta per diverse settimane tra le 10 più viste in Italia. Lunghi spezzoni di video originali degli anni Ottanta e Novanta, interviste ad amici e ragazzi della comunità di recupero per tossicodipendenti di Coriano dai primi anni fino alla morte del suo fondatore, Vincenzo Muccioli. Cinque puntate con la classica tensione narrativa della fiction, che esplorano la vita di quegli anni anche attraverso intense interviste di repertorio a Vincenzo, commentate anni più tardi dal figlio Andrea. Una serie che voleva essere "obiettiva" nell'idea dei produttori Netflix. Di opposto parere i Muccioli che l'hanno ritenuta "non vera". "I figli del fondatore di Sanpa lamentano, innanzitutto, come, all'interno della docuserie, Vincenzo Muccioli venga indicato come misogino e omosessuale", scrivono gli avvocati Alessandro Catrani e Francesca Lotti. "La causa della sua morte, inoltre, viene attribuita all'Aids - precisano i legali - Ovvero ad un'infezione da Hiv, contratta a causa del suo stile di vita e dei suoi comportamenti privati. I familiari rilevano che nessuna di tali affermazioni, indiscrezioni, pettegolezzi, presentati a milioni di persone, è vera. Quindi ne lamentano la assoluta falsità. Gli stessi lamentano come si diffami, "al di là di ogni legittima opinione sulla vita e l'operato di Vincenzo Muccioli, l'immagine e la memoria di una persona scomparsa, un grande padre ed un uomo che ha dedicato la sua esistenza al Bene, violando altresì i più elementari principi di privacy. Tutto ciò ha investito gravemente la vita dei nostri due assistiti, i figli Andrea e Giacomo. Dalla messa in onda della fiction la loro vita privata e quella dei loro familiari - scrivono i legali - è stata travolta, da continue domande, richieste da parte di amici, conoscenti, persone comuni, sulla veridicità di quanto affermato e rappresentato nella docu-serie. Si sono trovati colpiti e feriti in quanto c'è di più prezioso: memoria, reputazione e onorabilità di un padre scomparso. Diffamazione e violazione delle leggi sulla privacy sono per i famigliari di tutta evidenza". La parola ora passerà alla magistratura, mentre nessun contatto, al momento della presentazione della querela, avrebbe avuto con gli avvocati dei Muccioli, Letizia Moratti che con il marito Gian Marco è benefattrice di lunga data e generosità per Sanpa. I Moratti avevano preso le distanze da Netflix pubblicamente dopo il lancio della serie tv che è stata seguita pochi mesi dopo da un'altra iniziativa sulla piattaforma Mediaset Play dallo scorso 24 marzo: la video-inchiesta 'La Comunita' - I ragazzi di San Patrignano', iniziativa del Gruppo Monrif in collaborazione con Mediaset, dai toni e contenuti molto diversi.

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