Cultura

Ferrante Fever a Venezia, 'L'Amica geniale' in tv in autunno

Saverio Costanzo: 'Saga epica e politica, lettori si ritroveranno'

Redazione Ansa

I lettori, milioni, dell'Amica Geniale più che fare "paragoni con la saga di Elena Ferrante spero trovino in tv ciò che avevano lasciato nella pagina scritta" auspica Saverio Costanzo. La Ferrante Fever, come nel mondo si chiama questo caso editoriale (pubblicato in Italia da e/o), contagia il Lido. L'attesa, anche della stampa internazionale, per le prime due puntate in anteprima mondiale Fuori Concorso a Venezia 75 è alta e 10 minuti di applausi arrivano a sottolineare la riuscita: trasporre in serie tv, 8 puntate, l'amicizia di Elena e Lila che nasce in un rione popolare di Napoli negli anni '50 per diventare legame di una vita, storia avvincente e affresco d'epoca. Si vedrà in autunno su Rai1, Raiplay e sulla piattaforma Timvision e come evento in sala da Nexo 1-2-3 ottobre. 

Saverio Costanzo, rigoroso e rispettato autore di cinema (La solitudine dei numeri primi, Hungry Hearts), è al servizio di una operazione internazionale che punta a diventare blockbuster televisivo. "Sono stato un lettore appassionato della saga, non ho esitato un secondo quando mi è stata chiesta la disponibilità né mi sono fatto spaventare dalla grandezza della produzione perché un regista per riuscire a trovare la bussola - ha detto all'ANSA - deve capire se il cuore, il nucleo del racconto somiglia a quello che può fare e io nei libri avevo trovato una condivisione di idee, di rappresentazione della società, una ostinazione nella ricerca anche pericolosa di una verità drammaturgica". Per questo nella serie - con un cast centratissimo - si può ritrovare sia la potenza avvincente del legame di Lila e Lenù e sia la carica morale della Ferrante con il valore dell'educazione (il deus ex machina è la maestra Oliviero che cambia la vita alle due bambine), dell'elevazione sociale con la cultura, con la conoscenza, dell'emancipazione anche femminile. "Con la 'scusa' dei sentimenti guardi un'opera profondamente e contemporaneamente politica nel senso sentimentale del termine" ha sottolineato con passione Costanzo che ha ammesso una citazione-omaggio a Roma Città Aperta di Rossellini.

"Sono stato un lettore appassionato della saga, non ho esitato un secondo quando mi è stata chiesta la disponibilità né mi sono fatto spaventare dalla grandezza della produzione perché un regista per riuscire a trovare la bussola - ha detto all'ANSA - deve capire se il cuore, il nucleo del racconto somiglia a quello che può fare e io nei libri avevo trovato una condivisione di idee, di rappresentazione della società, una ostinazione nella ricerca anche pericolosa di una verità drammaturgica". Per questo nella serie - con un cast centratissimo - si può ritrovare sia la potenza avvincente del legame di Elena e Lenù e sia la carica morale della Ferrante con il valore dell'educazione (il deus ex machina è la maestra Oliviero che cambia la vita alle due bambine), dell'elevazione sociale con la cultura, con la conoscenza, dell'emancipazione anche femminile. "Con la 'scusa' dei sentimenti guardi un'opera profondamente e contemporaneamente politica nel senso sentimentale del termine" ha sottolineato con passione Costanzo che ha ammesso una citazione-omaggio a Roma Città Aperta di Rossellini.

L'Amica Geniale è produzione italiana di eccellenza, "una bellissima storia italiana artigianale come le scarpe Cerullo", l'ha definita Lorenzo Mieli produttore con Mario Gianani per Wildside (insieme alla Fandango di Domenico Procacci), evocando il nome della famiglia dello scarparo della coprotagonista Lila.
C'è un grande network Usa come Hbo e c'è la Rai, con Timvision. "Un tassello fondamentale per la strategia internazionale produttiva della Rai - ha detto Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction - e la ricerca di una grande qualità tra le eccellenze produttive e i talenti artistici italiani".
Andreatta conta sulla riuscita dell'Amica Geniale, "una storia che tiene insieme pubblici diversi, i lettori della saga, quelli che amano in tv il romanzo popolare ma non solo. In questa storia femminile di emancipazione, in questa amicizia scorre dentro la storia del nostro Paese". Annamaria Morelli, produttore Timvision, ha sottolineato il legame giovane, due anni appena, ma crescente tra la piattaforma e la produzione cine-tv.

Nella delegazione al Lido per la serie, dietro le quinte, c'è anche Paolo Sorrentino, produttore esecutivo. Emozionate le giovani protagoniste Elisa del Genio e Margherita Mazzucco, rispettivamente Elena bambina e adolescente e Ludovica Nasti e Gaia Girace ossia Lila Cerullo bambina e ragazza. Tra gli sceneggiatori con Laura Paolucci, Costanzo e Francesco Piccolo c'è la stessa misteriosa Elena Ferrante.
"Eravamo in contatto via mail - hanno raccontato Piccolo e Costanzo - un carteggio sempre più intenso in cui lei stesso suggeriva qualcosa ma non in difesa del libro quanto della storia, dimostrando una grande fiducia". 

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