Cultura

Taboo, Tom Hardy tra misteri e inganni nella Londra di fine '800

Sky Atlantic da 21 aprile prima serata serie ideata con padre

Redazione Ansa

Massiccio, allucinato, ambivalente, con un passato da occultare e un fisico scolpito. Su Sky Atlantic da Venerdì 21 aprile alle 21.15 (canale 110) sbarca Taboo, la co-produzione FX e BBC One creata da Tom Hardy (protagonista e ideatore) insieme a suo padre Edward "Chips" e a Steven Knight con il quale torna a collaborare dopo Locke.

La serie, scritta a sei mani, e che vede produttore esecutivo Ridley Scott, è una messa in scena d'epoca, piena di intrighi e di colpi di scena. Otto episodi, ciascuno lungo circa cinquanta minuti, dove spicca una Londra di fine ottocento buia e tempestosa. Taboo narra le gesta del misterioso James Keziah Delaney, creduto morto, figliol prodigo che dopo molti anni passati in Africa torna in Inghilterra a causa del trapasso del padre, morto folle e in circostanze poco chiare. Da quest'ultimo, James eredita tutte le fortune, una compagnia di navigazione in bancarotta e Nootka Sound, una striscia di terra sulla costa pacifica del nordamerica, priva di valore. O almeno è ciò che tutti quanti cercano di fargli credere esortandolo a vendere Nootka. James rifiuta, facendo naufragare i piani del presidente della Compagnia delle Indie Orientali, Sir Stuart Strange, interpretato da Jonathan Pryce, e scontrandosi con la sorellastra Zilpha alla quale James è morbosamente legato). Ovviamente c'è chi non prende troppo bene la decisione di Delaney Sr., con tutte le conseguenze del caso. Cosa nasconde James? Cos'è veramente successo quando lui era lontano da casa?

Nel cast l'incantevole Oona Chaplin (Il Trono di Spade) nel ruolo della sorella di Tom Hardy, Jonathan Pryce (Il Trono di Spade), Michael Kelly (House of Cards), e Stephen Graham (Band of Brothers, This is England). Siamo a Londra nel 1814, quando James Keziah Delaney (Hardy) fa ritorno per il funerale del padre. Una città cupa dove intorno c'è quasi il nulla, il porto e la paludi che confinano con una manciata di abitazioni, gli uffici della Compagnia delle Indie, il Palazzo Reale, qualche bordello e Chamber House, dove il protagonista vive. Delaney si difende dal passato attraverso la pratica di arti magiche apprese nei suoi viaggi. Una civiltà corrotta e mortifera che giudica, manipola, sfrutta e opprime; James Delaney ne è forse a modo suo il simbolo. La sorellastra, Zilpha, interpretata da Oona Chaplin, si è sposata e lo ha quasi dimenticato: quando lo vede in chiesa al funerale, crede che sia un fantasma.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it