Cultura

Wayward Pines

La serie ideata da Chad Hodge (Stati Uniti d’America, 2015, 2 stagioni)

Wayward Pines

Redazione Ansa

La seconda stagione con Jason Patrick come protagonista al posto di Matt Dillon, è altrettanto interessante della precedente, benchè il livello di massima intensitá della serie sia la sconcertante rivelazione che colpisce lo spettatore a metá circa della prima stagione (perchè quella cittadina di montagna, dove la gente si risveglia dopo incidenti misteriosi, è circondata da una recensione elettrificata che impedisce a chiunque di fuoriuscirne? Cosa consente al miliardario che la governa di esercitare una dittatura incondizionata che si percepisce al di sotto del diffuso benessere e della grazia stucchevole da villaggio fiabesco? E cosa c’ è di così mostruoso e letale al di lá della recinzione e del muro? La risposta è a dir poco sorprendente: e somiglia molto allo stile dello storytelling dei film di Michael Night Shyamalan, il regista del Sesto senso che ne è il produttore).

L’ idea di sperimentare forme di societá e convivenza alternative a quelle conosciute (che è un tema caratteristico della nuova serialitá di fantascienza: da Battlestar Galattica a Revolution), la paura contemporanea della minaccia ambientale e dell’ instabilità geopolitica, lo studio corale, ravvicinato e sociologico dei comportamenti di una intera comunitá “in provetta”, il mix di science fiction e thriller, sono temi e tratti che la caratterizzano. Oltre ad un mood inconfondibile: “Ci sono cose in Wayward Pines che continuano a eccellere, in particolare l'atmosfera umida e torbida dei luoghi della British Columbia. La serie ha anche una cattiveria quasi allegra che ha a che fare soprattutto con i personaggi principali” (“Hollywood Reporter”).

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