Cultura

Stranger things

La serie ideata da Matt e Ross Duffer (USA, 2016, 1 stagione)

Stranger things

Redazione Ansa

Per alcuni è la serie evento di Netflix del 2016: tutto il racconto gravita intorno all’improvvisa e misteriosa scomparsa di un bambino in un piccolo centro dell’Indiana. Gli eventi e le persone legate ai tragici fatti di quella notte finiscono per connettersi come in un puzzle. La soluzione del mistero è strettamente legata ad una ragazzina dotata di poteri extrasensoriali fuggita da un laboratorio segreto governativo. Tutto il resto è mondi sovrannaturali che accedono al nostro attraverso fenomeni elettrici, strutture militari top secret che conducono operazioni di ricerca ben al di là del lecito, piccole cittadine e famiglie monogenitoriali tipiche del cinema di Spielberg – con l’iniezione di sprazzi di erotismo adolescenziale che forse appartengono più al decennio successivo.

Omaggio al cinema di fantascienza degli anni ’80 (da ET ai Goonies), a John Carpenter e Stephen King, revival di sonorità, tecnologie, arredi, stili di illuminazione del decennio della deregulation e degli ultimi fuochi della guerra fredda, dal cinema al rock, dai fumetti ai giochi di ruolo, dai walkie talkie al cibo spazzatura, la serie non a caso ha come protagonista femminile Winona Rider, icona cinematografica di quegli anni (come del resto, in minore, anche Matthew Modine). Come ha scritto Rolling Stone: “Una cosa è impostare una serie televisiva nel 1980; un'altra è impostarla come se fosse realmente girata durante l'era Reagan: è piena di cenni nostalgici e mostra la cultura pop dei suoi prodotti, ma è anche straordinariamente rigorosa nei dettagli, che si tratti di spunti musicali, intonazioni, abbigliamento o semplici omaggi a personaggi di film anni ‘80”.

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