Cultura

Dagli Scrovegni a Urbino, ecco le Sette meraviglie

Dal 9 giugno torna su Sky Arte serie sul nostro patrimonio

Redazione Ansa

(ANSA) - PADOVA, 5 GIU - Immersi in una luce perfetta eavvolgente, mentre con lo sguardo si fruga nella profonditàdegli spazi, nel realismo degli stati d'animo, nei volumi dellevesti, sembra quasi di poterlo toccare quel senso di mistero cheda sempre tiene legato l'uomo a Dio: ci sono anche gli affreschidella Cappella degli Scrovegni di Padova dipinti da Giotto tra iprotagonisti della serie documentaristica "Sette Meraviglie", lacui seconda edizione andrà in onda in prima visione su Sky ArteHD ogni martedì alle 21.10 dal 9 giugno.  

Il programma, realizzato da Ballandi Arts, è stato presentatoieri non a caso in questo luogo sacro (dove Giotto tra il 1303 eil 1305 espresse il suo rivoluzionario e innovativo linguaggio pittorico con le storie della Vergine e del Cristo e il grandioso Giudizio Universale), proprio con l'obiettivo di esplicitarne la peculiarità: quella di raccontare attraverso sette gioielli del patrimonio artistico italiano, tutti siti Unesco, una storia fatta di incanto e di uomini leggendari e di farlo lasciando parlare l'arte con il suo linguaggio universale. A far compagnia alla Cappella degli Scrovegni (protagonista della quarta puntata) anche i Sassi di Matera, il Palazzo Ducale di Urbino, i mosaici di Ravenna, e poi Venezia con la Basilica di San Marco, la Pentapoli di Siracusa e il Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano: luoghi emblematici, che attraverso una visione ravvicinata e "accompagnata" (il racconto dei siti è affidato a una voce guida), possono rappresentare per lospettatore "un'esperienza".  

L'approccio scelto è emozionale, studiato per esseredivulgativo ma non banale, e per rivolgersi a un pubblicoeterogeneo, composto da specialisti così come da sempliciappassionati e curiosi. In un viaggio storico-artisticoorientato al racconto e alla suggestione, prima ancora che all'insegnamento, l'obiettivo è infatti quello di svelare dettagli nascosti senza perdere mai di vista la visione generale, per rendere chi guarda uno "spettatore privilegiato": merito della tecnologia, sfruttata al massimo grazie all'impiego di speciali telecamere di ultima generazione che riescono amostrare anche i più piccoli particolari. 

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