Cultura

Maddalena Crippa, "la mia Meg di Pinter comica e svaporata"

L'attrice in scena al Massimo di Cagliari con "Il compleanno"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 24 NOV - "E' la prima volta che interpreto un'opera di Harold Pinter, e sono molto felice di quest'esperienza: leggendolo non si ha una vera percezione della potenza e della bellezza del suo teatro". Maddalena Crippa lo svela all'ANSA reduce dal successo di ieri sera al Teatro Massimo di Cagliari con il "Il Compleanno" (The Birthday Party), regia di Peter Stein. La grande attrice, interprete straordinaria, capace di spaziare dai classici agli autori contemporanei, presta volto e voce a Meg "una donna ingenua, e un po' comica", racconta.
    Lo spettacolo è in cartellone fino al 27 novembre per la stagione del Cedac. Nel cast anche Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Fernando Maraghini, Alessandro Sampaoli e Elisa Scatigno. Dopo il debutto a Milano e anteprime in giro per l'Italia, il nuovo spettacolo di Stein, uno dei più importanti registi europei, che ha scritto la storia del teatro del Novecento, sbarca in Sardegna.
    Prodotto da TieffeTeatro Milano, Teatro Stabile del Veneto e Viola Produzioni, è "uno spettacolo in cui si ride, ci si emozione, ci si spaventa. Pinter - spiega l'attrice - crea un'atmosfera di inquietudine e minaccia, non è mai consolatorio né catartico, anzi ti toglie la terra sotto i piedi: l'ammutolimento totale di un personaggio ribelle, che alla fine viene omologato totalmente, in un crescendo di violenza fisica e psicologica, simbolica e reale, ci depotenzia e ci rende muti".
    Interprete di grande talento e forte temperamento, notata giovanissima da Giorgio Strehler che l'ha voluta nel suo "Campiello" al Piccolo Teatro, Maddalena Crippa ha all'attivo un'intensa carriera, diretta da importanti registi, da Luca Ronconi e Massimo Castri a Giorgio Barberio Corsetti, allo stesso Peter Stein, suo compagno di vita e d'arte. "Il teatro - confessa - è l'unico luogo rimasto dove ancora l'essere umano può in un tempo determinato, con i suoi simili, sviluppare pensieri e emozioni, senza essere interrotto. E' un'esperienza straordinaria, meglio di qualsiasi droga, che ti risveglia, ti dà una sferzata di energia, che non ti può dare nient'altro".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it