Cultura

Teatro: Segesta Festival, dai classici alla musica

Ventisei spettacoli con 7 prime nazionali a partire dal 2 agosto

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 05 LUG - L'area archeologica, ma non solo: il "Segesta Teatro Festival", che si apre il 2 agosto per chiudersi il 4 settembre, quest'anno tocca anche i luoghi limitrofi: Calatafimi, Contessa Entellina, Poggioreale, Salemi e Custonaci.
    Ventisei spettacoli e tra questi sette prime nazionali, con una programmazione che comprende teatro, danza, musica, poesia, installazioni, spettacoli all'alba. Tra i protagonisti, Virgilio Sieni, Salvatore Sciarrino, Roberto Latini, Mimmo Cuticchio, Mamadou Dioume, Anna Bonaiuto, Giorgina Pi, passando per i Dervisci Rotanti di Damasco e i Cuncordu e Tenore di Orosei; e ancora: Massimo Cacciari, Umberto Galimberti.
    Il Festival, la cui prima edizione si svolse nel 1967, è stato presentato stamane al Museo Riso di Palermo dal direttore artistico Claudio Collovà, alla presenza dell'assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, e del direttore del Parco archeologico di Segesta Luigi Biondo.
    Collovà, che prima di presentare il cartellone ha reso omaggio al ricordo di Peter Brook, scomparso due giorni fa, ha detto che "a Segesta il luogo stesso spinge verso il dialogo con la natura e con l'autenticità del teatro. L'inaugurazione avrà luogo a Calatafimi, poi ci sposteremo a Segesta con il teatro, la danza e la musica e, naturalmente, 'Le albe'", spettacoli che vanno in scena al sorgere del sole e che hanno riscosso tanto successo fin dall'inizio di questa formula, voluta oltre vent'anni fa dall'allora direttore artistico Michele La Tona.
    "Avremo un Festival diffuso - ha aggiunto Collovà -, poi creeremo un posto di ristoro dove il pubblico può incontrare gli artisti e bere un bicchiere di vino". Sono tre gli elementi principali che danno forma alla programmazione 2022: la predilezione dei linguaggi innovativi che rendono vivi e attuali i testi classici, uno sguardo panoramico che da Oriente volge verso Ovest e il recupero del sacro in chiave contemporanea.
    Infine, il ompositore Salvatore Sciarrino, in collaborazione con il Conservatorio di Palermo, terrà una master class per studenti di tutte le nazionalità. (ANSA).
   

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