Cultura

'Concentrico Festival', 40 performance e spettacoli a Carpi

Dal 3 al 24 luglio con Guenzi, Murgia, Lella Costa e Paolo Rossi

Redazione Ansa

(ANSA) - CARPI, 24 GIU - La settima edizione di Concentrico Festival, un festival multidisciplinare, intergenerazionale, diffuso e site-specific, dal 3 al 24 luglio trasformerà Carpi (Modena) "nel palcoscenico più grande d'Italia". Finora il Festival ha registrato 70.000 spettatori, 350 artisti, 138 spettacoli, 70 compagnie teatrali nazionali e internazionali, 13 prime nazionali, abbracciando il teatro a 360 gradi (dalla prosa al circo contemporaneo, passando per spettacoli di piazza, teatro ragazzi e danza urbana) e aprendo una finestra sul mondo musicale e sulla sperimentazione artistica contemporanea. Nato nel 2015 come festival di teatro all'aperto, Concentrico si propone "di abbattere ogni barriera materiale e sociale per favorire una maggiore fruizione dell'arte e della cultura".
    In programma quest'anno una quarantina di performance e spettacoli, una prima nazionale, due compagnie internazionali e artisti da tutta l'Europa. Cinque gli spettacoli che andranno in scena in piazza Martiri: la parata con trampoli e percussioni "Les échassiers du Togo" di e con Compagnia Afuma, gruppo di acrobati del Togo che girano l'Europa per finanziare la loro scuola circense (13 luglio - evento gratuito); Lodo Guenzi con "Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio", monologo realizzato con il regista Nicola Borghesi tra stand up e momenti musicali (14 luglio); Michela Murgia con "Dove sono le donne?" affronta con ironia il tema della parità di genere attraverso la figura di un alieno alle prese con un virus misterioso che colpisce tutte le persone di sesso femminile d'Italia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere (15 luglio); Lella Costa con "Se non posso ballare non è la mia rivoluzione", liberamente tratto dal "Catalogo delle donne valorose" di Serena Dandini, invita sul palco cento donne, una al minuto: donne intraprendenti, controcorrente, troppo spesso dimenticate dalla storia (16 luglio); Paolo Rossi con "Pane o libertà. Per un futuro immenso repertorio" sollecita la partecipazione del pubblico, per un teatro di domande "che evoca in sogni lucidi storie che aiutano a resistere" (17 luglio). (ANSA).
   

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