Cultura

Teatro: il perfetto 'Antichi Maestri' di Lombardi-Tiezzi

L'aspra e tenera ricerca di senso della vita di Thomas Bernhard

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Molto raramente uno spettacolo teatrale è perfetto, ovvero ha tutte le sue parti che tornano, precise, limpide, essenziali, come questo stupefacente ''Antichi Maestri'' con l'impeccabile regia di Federico Tiezzi per la drammaturgia che Fabrizio Sinisi ha estratto dall'omonimo romanzo di Thomas Bernhard, con il musicologo Reger, protagonista di gran misura e intensità nell'eccesso contraddittorio del suo carattere come Sandro Lombardi, affiancato dal bravo Martino D'Amico nei panni del discepolo Atzbacher, più il custode muto di Alessandro Burzotta. Lo spettacolo, applauditissimo, si replica sino a domenica al Vascello di Roma, prima di andare a Parma e poi in Toscana, entro fine anno, a Pescia, S. Casciano e Carrara, Reger da oltre trent'anni un giorno sì e uno no si reca al Kunsthistorisches Museum di Vienna per sedersi ore nella sala Bordone davanti all' Uomo dalla barba bianca di Tintoretto e un suo più giovane discepolo lo osserva, interloquisce e si appunta quel che dice. All'accendersi delle luci i due sono di spalle alla platea davanti al quadro ed è come il loro sguardo fosse una prosecuzione di quello del pubblico, ma non parleranno mai di quell'opera che li guarda e sembra li costringa a guardarsi dentro, a parlar di sé, teatralmente. E l'impianto scenico di Gregorio Zurla costruisce attorno alla riproduzione del quadro e le panche su cui siedono gli attori un'aerea struttura lineare, teatro nel teatro, parallelepipedo di luci al neon che con la sua essenziale geometria sembra contrastare e contenere il ribollire delle contraddizioni del protagonista con i suoi sprezzanti giudizi su tutto e assieme la necessità di rapportarvisi, il bisogno di avere a che fare con gli altri esseri umani, di guardarli sempre, pur odiando l'umanità nel suo insieme. (ANSA).
   

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